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La Scala: chi guiderà il teatro dopo Meyer? Sindacati chiedono decisioni
Dominque Meyer

La Scala: chi guiderà il teatro dopo Meyer? Sindacati chiedono decisioni

Manca meno di un anno alla scadenza del contratto di Dominique Meyer come sovrintendente del Teatro alla Scala. A pochi mesi dalla fine del mandato, cresce la pressione per la nomina del suo successore. I sindacati dei lavoratori, con la Cgil in testa, hanno chiesto al Consiglio di Amministrazione di affrontare la questione nella seduta di domani. In una lettera aperta al sindaco Giuseppe Sala, presidente del teatro, e ai membri del board, la Cgil sottolinea l'urgenza di una decisione. Dopo il no secco a Carlo Fuortes lo scorso maggio, per via della sua candidatura considerata "troppo politicizzata", non ci sono ancora nomi ufficiali per la successione di Meyer. Si fanno ipotesi su possibili candidati come Fortunato Ortombina, sovrintendente della Fenice e Salvo Nastasi, presidente Siae, oltre a possibili direttori artistici come Peter de Caluwe. Ma non c'è stato nulla di ufficiale. Lo stesso Fuortes, dopo la breve parentesi al San Carlo di Napoli, è al momento senza incarico, nonostante la sua candidatura al Maggio Fiorentino, nuovamente accompagnata da polemiche.  

L'intesa tra Sala e Sangiuliano: serve ancora tempo 

Il sindaco Giuseppe Sala ha incontrato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che ha espresso la sua preferenza per un cambio al vertice e, in particolare, per un sovrintendente italiano. Tuttavia, l'ipotesi di prorogare il contratto di Meyer per un paio d'anni non è stata completamente esclusa.  Un decreto che pone un limite di 70 anni per i dirigenti, anche stranieri, non dovrebbe applicarsi alla Scala, che gode di uno status autonomo rispetto alle altre fondazioni liriche. La questione non è all'ordine del giorno della prossima riunione del Consiglio di Amministrazione, ma non è escluso che se ne parli. I tre consiglieri incaricati di valutare possibili candidati non si sono ancora incontrati. A fine febbraio, Sala ha dichiarato di avere un'intesa con Sangiuliano sul dossier, ma ha sottolineato la necessità di ulteriore tempo. I sindacati, invece, pressano per una decisione rapida.

Cimmino, Cisl: "La situazione va sbloccata"

"La situazione va sbloccata," afferma Nicola Cimmino della Cisl. "C'è bisogno già da ora di un sovrintendente che abbia piani poteri anche sul futuro". Paolo Puglisi della Cgil aggiunge "Il teatro ha bisogno di certezze. Non possiamo più aspettare." I sindacati riconoscono il lavoro svolto da Meyer in un periodo difficile, ma sottolineano la necessità di una "governance stabile" con una "visione di lungo periodo." La Fials chiede una scelta "in tempi brevi," che sia "autorevole" e basata su "capacità e valore." Il nuovo sovrintendente non dovrebbe essere il risultato di una "discussione politica," ma una scelta per il bene del teatro.

 








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