Milano
La “stella” Gelmini: “Super-Fi? Niente letture nazionali'. Intervista

Mariastella Gelmini dopo il 'boom' di preferenze: "Berlusconi? Mi ha fatto i complimenti"
Mariastella Gelmini non nasconde la soddisfazione: “E’ stato un grande risultato. Mi sento responsabilizzata. Certo che rimarrò in consiglio. Salvini chiede quanto mi siano costate 12mila preferenze? 10mila chilometri fatti in giro per Milano. Se mi aspettavo il 20 per cento di Forza Italia? Francamente no, ma adesso pancia a terra per Stefano Parisi…” L’INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT
Mariastella Gelmini, è lei la “stella” delle preferenze.
Prima di tutto devo ringraziare i milanesi, Ora mi sento molto responsabilizzata per mantenere questo consenso. Il lavoro deve continuare, dobbiamo essere capaci di mantenere le promesse e rappresentare la serietà della politica.
Rimarrà in consiglio?
Lo dico senza mezzi termini: sì.
Salvini ironizza su quanto le sono costate 12mila preferenze.
Sapete quanto mi sono costate? 10mila chilometri che ho fatto in giro per Milano. E’ stata un’esperienza che umanamente mi ha dato molto perché ho potuto incontrare tantissime persone. Milano ha una grande voglia di cambiare. C’è la rabbia per il fallimento di Pisapia nei quartieri, per il degrado delle periferie, per l’aumento delle tasse. Le persone ci hanno dato fiducia. L’hanno data a Parisi, a Forza Italia e anche a me, e la prego di usare quest’ordine, e quindi abbiamo il dovere di non fallire.
Berlusconi che cosa le ha detto?
Mi ha fatto i complimenti, era molto contento: diceva “la mia Milano risponde sempre”. E’ molto concentrato sul ballottaggio.
Aver doppiato la Lega Nord è un dato politico importante.
I derby interni alla coalizione non mi interessano. Chi ha votato Lega Nord aveva il nome di Salvini sul simbolo. Quello che interessa è l’unità della coalizione. Il progetto di Parisi, il progetto per Milano. Credo che bisogna dare risposta alle persone che sono sotto la soglia di povertà. La crisi ha provato molti italiani e dobbiamo trovare un nuovo modello di welfare, dobbiamo risolvere case popolari.
C’è chi dice che il 20 per cento lo si è raggiunto per la lotta serrata sulle preferenze.
Guardi, parliamoci chiaro: è stata rappresentata una lista debole e blindata in Forza Italia, invece no. E’ stata una lista competitiva, con giovani anche inaspettati che hanno preso tante preferenze. Penso al successo di Luigi Amicone, di uno sportivo come Daniele Massaro. Un impegno forte da parte delle categorie. E’ stata una lista forte e rappresentativa. Quello del capogruppo uscente Tatarella è stato un risultato importante, ancor più inaspettato quello di Silvia Sardone che veniva dal consiglio di zona, Gianluca Comazzi è stato una conferma. E poi come non raccontare la prestazione bellissima di De Chirico, De Pasquale e Mascaretti. Ringrazio anche chi non ce l’ha fatta ma ha portato preferenze come Emilio Boccalini, Ileana Turrini, Gianfranco Baldassarre, Simone Paleari… Vorrei citarli tutti ma non c’è spazio… Ecco, è stato il loro lavoro ad averci portato qui.
Si aspettava il 20 per cento di Forza Italia.
No, lo confesso. Avevo previsto che qui eravamo più alti che altrove, ma non pensavo fino a questo punto. Io voglio ringraziare tutti i consiglieri regionali perché hanno fatto un grande lavoro, voglio ringraziare i parlamentari nazionali, Giacomo Caliendo, Andrea Mandelli, Paolo Romani, Laura Ravetto, Antonio Palmieri, che hanno mobilitato ciascuno i mondi di riferimento, E poi gli europarlamentari Ronzulli, Comi, Maullu, Salini. Si dice che Fi è un partito di plastica ma in realtà non è vero. Hanno lavorato tutti.
Ora che cosa succede? Si dice che da Milano è nato un nuovo centrodestra.
Tutto il mondo di Forza Italia è mobilitato per Parisi per il ballottaggio. Adesso noi avendo preso il 20 per cento abbiamo una grande responsabilità. E vogliamo che da Milano parta il messaggio di una politica buona e di qualità che si occupa di Milano. Non mi interessano le ricadute nazionali. Noi dobbiamo tornare al Giambellino, ad Affori, al Gratosoglio. Dobbiamo tornare nelle periferie. Le periferie sono state troppe volte abbandonate e tradite dal centrosinistra come anche dal centrodestra. Ora dobbiamo dare risposte locali e vincere il comune di Milano.
@FabioAMassa
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