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Lamorgese: "A Milano 255 agenti in più. Cariche a studenti? Un cortocircuito"
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Lamorgese, a breve 255 agenti in piu' su Milano 

"Noi come forze di polizia abbiamo un organico che andra' ad aumentare nell'arco di pochi mesi fino ad arrivare a 255 uomini" in piu' nel milanese. A dirlo e' il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, al termine del comitato provinciale per l'ordine pubblico e la sicurezza di Milano. Saranno assunti "198 unita' nella polizia stato, di cui 150 alla Questura di Milano, e circa meta' arriveranno immediatamente. Sui carabinieri: 70 unita' ora a Milano e 70 da luglio. Per la Guardia di finanza: 65 unita' uscite appena dai corsi", ha concluso il ministro. 

Violenze a Milano: Lamorgese, non accostarle a immigrazione 

"Se andiamo a considerare i fatti accaduti a Capodanno a Milano, dove abbiamo avuto denunce e dove ci sono stati fatti gravissimi di violenza verso ragazze, abbiamo esaminato l'escalation e la tecnica utilizzata. Coloro che hanno usato violenza sono ragazzi, cittadini italiani di seconda generazione, quindi non unirei il discorso immigrazione con le violenze che purtroppo avvengono anche da parte di cittadini italiani". A dirlo e' il ministro Lamorgese, parlando delle violenze avvenute in piazza Duomo a Milano la notte di Capodanno. "Certamente questo fa emergere una situazione di disagio sociale da parte dei ragazzi" e il bisogno di "un'attivita' che deve essere di accompagnamento per ricostruire il tessuto sociale", ha concluso Lamorgese al termine del comitato provinciale per l'ordine pubblico e la sicurezza.

Lamorgese, cortocircuito su cariche a studenti 

"C'e' stato un corto circuito", dichiara il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, al termine del comitato provinciale per l'ordine pubblico e la sicurezza di Milano, parlando delle cariche effettuate dalla polizia su alcune manifestazioni degli studenti, scesi in piazza il 28 gennaio per la morte di un 18enne che stava partecipando a un programma di alternanza scuola-lavoro.

"Si e' creato - ha detto Lamorgese - un cortocircuito: da un lato c'era una direttiva del ministro interno, adottata durante pandemia, che per ragioni di salute pubblica vietava le manifestazioni se non in forma statica", mentre dall'altro lato "i ragazzi volevano manifestare per questioni gravissime, come la morte di un ragazzo" che stava svolgendo l'alternanza scuola-lavoro. Per il ministro, comunque, "una cosa e' certa: questo cortocircuito dobbiamo cercare di disinnescarlo perche' si viene da un periodo difficile, di pandemia, che ha creato situazioni di solitudine per i ragazzi".

Quindi serve "un maggiore ascolto da parte delle istituzioni e per evitare cortocircuiti c'e' sempre il dialogo da cui non si puo' prescindere". Secondo Lamorgese "i fatti accaduti sono gravi", pero' "vedo che c'e' stata anche la presenza di provocatori da un lato, questo risulta dagli arresti fatti in alcune citta'. ma dobbiamo anche valutare quelle che sono le modalita' di comportamento da parte della polizia". A Milano, aggiunge il ministro, "una parte ha cercato di andare su un percorso non autorizzato, dove c'era la sede della Confindustria. Le immagini verranno visionate in modo puntuale da parte della magistratura, certamente dobbiamo evitare questo cortocircuito perche' percepiamo il malessere di questi giovani, che non va sottovalutato". 

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