Lavoro: proiezione 2015 in attivo (ma con sempre più flessibilità)
Nell’anno dell'Expo, le imprese milanesi con meno di 250 addetti cercano 45mila nuovi addetti nel 2015 e sono 44mila le uscite previste nell’anno. Un saldo positivo nel lavoro milanese di oltre mille addetti. Si ribalta il quadro negativo dello scorso anno (37 mila entrate e 39 mila uscite, saldo negativo di circa duemila). Emerge da un’anticipazione sui dati Excelsior di Camera di commercio di Milano, Unioncamere, ministero del Lavoro con le previsioni delle imprese milanesi per le assunzioni dell’anno 2015 (dati provvisori). È un lavoro sempre più flessibile: ci saranno 3mila collaboratori (quindi non dipendenti) in più in entrata rispetto a quanti escono (6 mila entrate e 3 mila uscite) mentre è negativo di circa mille unità il saldo dei dipendenti (37 mila entrate e 38 mila uscite). C’è maggiore mobilità nel lavoro nel 2015 rispetto all’anno precedente quando erano 37 mila entrate e 39 mila uscite tra lavoro dipendente e flessibile, ora sono 45 mila e 44 mila. Imprese e lavoratori sono impegnati in un ricambio. Ad esempio la possibilità di trovare un posto fisso è doppia rispetto al 2014: 14 mila addetti ricercati contro i 7 mila di un anno fa. Più facile trovare la persona giusta per le imprese: nel 2014, una assunzione su sette era considerata di difficile reperimento per le imprese, ora è meno di una su dieci. Nel 2015 assume un’impresa su sette (15,3%) contro l’11,7% del 2014, una su nove. Sono il 18,3% delle imprese nel settore industria e il 14,2% di quello dei servizi. Per settore. Tiene l’industria, previsto un saldo entrate e uscite di circa 50 posti e positivi i servizi con un saldo di +1.290. Per il 28,7% la ripresa motiva l’assunzione. È il 36,1% di quelle del settore industria e il 25,4% di quelle dei servizi. Per il 35% c’è l’esigenza di sostitui re dipendenti in uscita, per il 10% lavori stagionali. Le motivazioni in crescita sono: vendita (da 5,6% del 2014 a 6,1%) e l’internazionalizzazione (da 3,1% a 5%).