Milano
Le primarie di febbraio? Sono il via libera per Sala. Inside

di Fabio Massa
Primarie di febbraio. Era il 26 giugno e su Affaritaliani.it già si ipotizzavano delle consultazioni così in là nel tempo. Insieme alla sospensione dell’assessore Pierfrancesco Majorino, ma solo dopo la raccolta delle firme, così come era avvenuto a Bruno Tabacci. Adesso il tema torna d’attualità, viste le parole del segretario metropolitano Pietro Bussolati al Corriere della Sera. Ai tempi le primarie di febbraio erano una cosa gradita al sindaco Giuliano Pisapia, perché permettevano di posticipare la competizione al punto di evitare sanguinosi conflitti interni che, nell’incertezza, si sono invece verificati con tanto di conseguenze pratiche (leggasi: le dimissioni di Ada Lucia De Cesaris). E ora, che significato hanno le “primarie di febbraio”? Secondo quanto può riferire Affaritaliani.it, uno solo: permettere a Giuseppe Sala di scendere in campo. Per il numero uno di Expo pare non sia la prima opzione, quella di fare il sindaco di Milano. Ma si sa, è difficile dire di no a un premier come Matteo Renzi. E quindi, Giuseppe Sala potrebbe correre. Tanto più che, secondo quanto aveva era stato riferito tempo fa da una fonte vicina al numero uno di Expo ad Affaritaliani.it, Sala non ha paura delle primarie. Le Esposizioni ormai sono un fenomeno avviato al punto da richiedere riunioni di emergenza su come smaltire le code. Dunque, la popolarità a Sala certo non manca, né la capacità di parlare ai moderati di centro. Inoltre il nome di Sala “normalizzerebbe” Milano rispetto alle dinamiche nazionali, dove si assiste a una divaricazione sempre più marcata tra renzismo e sinistra radicale.
Certo, l’accelerazione di Guerini e il via libera sulle primarie è stato un po’ un fulmine a ciel sereno. Sollecitato, di certo, da una segreteria metropolitana ormai in grande difficoltà nel prendere ulteriormente tempo e vogliosa di rispettare la parola data dal suo segretario Bussolati ormai molto tempo orsono: “Le primarie si faranno”. Ecco, dunque, le primarie di San Valentino. Salvo sorprese, sarà questa la data. Ci sarà anche Sala, ormai libero da qualunque impegno. E Lucia Castellano?
Qui il tema è differente. Uno dei punti di frizione - secondo quanto può riferire Affaritaliani.it - tra il Pd e il sindaco Giuliano Pisapia è che Pisapia insiste sull’imprescindibilità delle primarie, ma poi non propone nessun nome che possa realmente vincere la competizione. Che senso ha dunque la candidatura dell’esponente civica? Quello di ricompattare i suoi, andando ad indebolire Majorino, che oggi - nel bene o nel male, visto il posizionamento - raccoglie quasi la totalità di quelli che sono stati i supporter di sinistra del sindaco di Milano. Quindi, iniziano le danze. Vedremo quanti saranno a scendere sulla pista da ballo.
@FabioAMassa