Milano
Le vittime del Covid come piccole miniere d'oro. Le chat scandalose degli avvocati
Fanno agghiacciare le intercettazioni nelle quali gli avvocati dei comitati dei parenti delle vittime del Covid fanno di conto pensando alle loro (laute) parcelle
Le vittime del Covid come piccole miniere d'oro. Le chat scandalose degli avvocati
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Ieri sul Corriere ho letto una cosa agghiacciante. Vi ricordate i comitati dei parenti delle vittime del Covid, portati come Madonne pellegrine in giro per tv e giornali, a manifestare sotto la Regione Lombardia, a dire come i loro anziani fossero stati assassinati dalla politica incapace (in effetti, purtroppo, è stata una strage in tutto il mondo). Ecco, ve li ricordate? Beh, il Corriere della Sera rende note queste intercettazioni nelle quali gli avvocati dicono letteralmente: "bisognerebbe raccattare altri 500 parenti di vittime del Covid". E ancora: "Da 100mila euro saliamo a 150mila euro a famigliare stretto". E ancora, sulle loro parcelle: "Non possiamo chiuderla con una transazione invece di perdere 5 milioni minimo di parcella rispetto alla misera liquidazione delle spese legali del giudice. Per noi sarebbe una rovina andare a sentenza".
E' morale parlare di morti come fossero miniere d'oro?
Tanto per capirci: non c'è alcun indagato, ma qui non è una questione legale, ma morale. E' morale parlare di morti come fossero piccole miniere d'oro? E quando la pretesa di un risarcimento (che il giudice dirà se fondata oppure no) sfocia nella ricerca di una parcella più ricca? Ad ogni modo, una brutta e triste storia.