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Milano
Legittima difesa, Gelmini (FI): "No a Far West ma serve tutela"
Mariastella Gelmini

Ieri Mariastella Gelmini, vice capogruppo alla Camera di Forza Italia e consigliere comunale, ha presentato a Milano la proposta di legge sulla legittima difesa. “Non vogliamo trasformare le nostre città nella nuova frontiera, nel Far West. Sappiamo che tocca alle Forze dell’ordine tutelare i cittadini e i loro beni. Ma siccome la legittima difesa è contemplata nel nostro ordinamento, è nostro dovere renderla efficace. Gli episodi di queste ultime settimane ce lo chiedono a gran voce. La situazione di Mario Cattaneo, ristoratore del lodigiano, che notte tempo, per difendersi dai malfattori ha aperto il fuoco e ha ucciso un rapinatore, è noto. Oggi Cattaneo è indagato e dovrà difendersi per aver tentato di proteggere la propria famiglia. Pochi giorni fa, a Milano in corso Vercelli, è stata rapinata una orologeria. I malviventi sono entrati con pistole e mazze e hanno affrontato una donna di 36 anni. L’episodio è avvenuto a pochi passi da piazza Baracca dove nel 2003 un tabaccaio, durante una rapina, sparò per difendersi e uccise un malvivente. In appello venne assolto"

"Noi vogliamo evitare a chi è costretto a difendersi – dopo un violento trauma come una sanguinosa rapina – anni di angoscia nei tribunali italiani perché la legge non lo tutela. La proposta del Pd, a firma Ermini sulla Legittima Difesa, imposta dalla maggioranza in commissione, escludendo dal dibattito le nostre proposte (Forza Italia Lega Nord), introduce un comma all’articolo 59 del c.p, che viola il "principio di non punibilità" di chi ha commesso il fatto, ovvero la base su cui si fonda il concetto di legittima difesa. Il testo di fatto aggrava la posizione di chi si difende, qualificando l’azione come colposa. In questo modo si apre, per chi deve applicare la legge, una deriva interpretativa: è dolo o colpa?"


"Occorre chiarezza, non sofismi, nella formulazione delle leggi perché queste devono tutelare e difendere gli interessi dei cittadini. Presenteremo una serie di emendamenti che codifichino in modo chiaro il principio di legittima difesa. Per noi “Non è punibile chi ha commesso il fatto, per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di un'offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa; offesa da valutare come percepita dall’aggredito al momento dell’insorgenza del pericolo”. Ma anche “quando il fatto sia stato commesso per concitazione o paura”.

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