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Milano
Liceo Severi, aperta l'inchiesta. Cgil: "Da Valditara bullismo istituzionale"
Liceo Severi Correnti

Liceo Severi, aperta l'inchiesta. Cgil: "Da Valditara bullismo istituzionale"

Non si spengono i riflettori sul liceo milanese Severi Correnti, dopo una occupazione studentesca che ha portato a danni per 70mila euro, tra cattedre distrutte, scritte sui muri, fili elettrici tagliati e materiale danneggiato. Come riferisce Il Giornale, la Procura di Milano ha aperto un'inchiesta, al momento per il reato di invasione di edificio e a carico di ignoti.

Nel fascicolo affidato al pm Leonardo Lesti, con accertamenti condotti dalla Digos, è attesa un'integrazione della denuncia da parte dei vertici dell'istituto sul profilo dei danneggiamenti e con la quantificazione sommaria dei danni. Il reato di danneggiamento, dunque, sarà a breve iscritto nell'inchiesta, che punta ad individuare gli autori dell'occupazione e dei danni.

I danni causati dall'occupazione del Severi-Correnti

La mattina del 30 gennaio, stando a quanto ricostruito, 40-50 studenti sarebbero entrati nell'istituto per occuparlo. Nell'inchiesta sono in corso le identificazioni degli studenti (le eventuali posizioni dei minorenni saranno trasmesse alla Procura per i minori) e poi arriveranno le prime iscrizioni nel registro degli indagati. Nella scuola, stando a quanto riferito dai vertici agli inquirenti, non ci sono telecamere e, dunque, è esclusa un'analisi di questo genere. Due giorni fa il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara aveva visitato il liceo e aveva spiegato: "Chi occupa, chi compie un atto illecito, deve rispondere dei danni. Studenti di questo tipo non possano essere promossi".

Severi-Correnti, il presidio degli studenti

Oggi si è svolto nel frattempo un presidio solidale organizzato dagli studenti. Hanno lanciato slogan, in particolare, contro "il tentativo di reprimere il diritto di manifestazione" nelle scuole. "L'attacco mediatico e politico verso gli occupanti del Severi-Correnti rischia di avere il potere di compromettere inesorabilmente la pratica dell'occupazione scolastica, che già da tempo arranca nel ritrovare e riprendere la sua forza nelle lotte sociali", avevano scritto ieri in un comunicato. Gli studenti hanno acceso dei fumogeni e lanciato slogan contro quella che definiscono una sorta di "caccia alle streghe" chiedendo solidarietà verso "i compagni che sono stati segnalati alla Polizia". Lo riferisce Ansa.

Cgil: "Severi, da Valditara bullismo istituzionale"

E' intervenuta la Flc Cgil, che ha parlato di una "vera e propria intimidazione da 'bullismo istituzionale" in relazione alle parole di Valditara. "Una intimidazione - prosegue la Cgil - che si iscrive nella idea autoritaria del Ministro per cui 'l'umiliazione e' educativa' e l'obbedienza in se' e' un dovere inderogabile, in un modello di scuola dove non e' prevista critica o replica, figuriamoci la protesta. Come Flc Cgil di Milano condanniamo senza esitazione questo modello, che fa male agli studenti, ma che colpisce di continuo anche i diritti di tutti i lavoratori delle scuola. E che non rappresenta affatto una risposta minimamente adeguata al profondo disagio sociale che si esprime nella scuola, purtroppo anche con l'aumento di episodi intollerabili di violenza".

"Il compito della scuola e il nostro auspicio - evidenzia il sindacato - e' che ora tutti si contribuisca a ricomporre la comunita' scolastica, profondamente ferita da quanto accaduto. La giusta risposta sta nella condivisione (l'esatto opposto della competizione e della umiliazione) e nella partecipazione (l'esatto opposto del comando e del culto dell'obbedienza), in una parola nella democrazia: concetto che pare oscuro al Ministro che si dichiara 'del Merito' ma che si dimostra 'della Paura' e dell'Istruzione".








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