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Milano
Linate, Alitalia: nostro personale in linea con gli anni precedenti

Linate, Alitalia: personale in linea con gli anni precedenti

"In merito ad alcune notizie di stampa riguardanti il presunto ruolo di Alitalia nell'applicazione della Cassa Integrazione a 500 lavoratori di Airport Handling, la compagnia informa anzitutto che sullo scalo di Milano Linate il volume dell'attività è attualmente inferiore del 50% rispetto alla programmazione prevista in epoca pre-Covid". Lo scrive Alitalia in una nota di precisazioni sullo scalo di Milano Linate.

"Per tutelare i suoi circa cento dipendenti - prosegue la nota - la Compagnia ha quindi internalizzato l'intera assistenza front line (check-in, imbarchi, ecc), mentre tutte le attività di pista (carico e scarico bagagli, assistenza aeromobile con scale e mezzi, autobus, ecc) restano affidate alla società Airport Handing, articolazione prevista dal contratto vigente fra le due società. Tale iniziativa ha permesso a Alitalia di richiamare al lavoro il proprio personale di Linate che nel periodo di trasferimento dei voli a Malpensa era stato posto in cassa integrazione quando l'attività di assistenza era stata trasferita integralmente alla stessa Airport Handling. In totale il personale impiegato da Alitalia su Linate, tutto adeguatamente addestrato e certificato, è di 116 risorse fra contratti a tempo determinato ed indeterminato, numero in linea con le risorse impiegate negli anni precedenti". "Relativamente al ruolo che Alitalia avrebbe avuto circa il regime di applicazione della cassa integrazione ai lavoratori Airport Handling di Linate - conclude la nota - la Compagnia fa inoltre presente di essere stata la principale promotrice della riapertura dell'aeroporto di Linate, ancorché operando un programma voli inferiore allo storico come avviene per le altre compagnie aeree assistite da Airport Handling". 

Linate: Airp.Handling,Alitalia internalizza,noi costretti a Cigs

Se Alitalia internalizza i servizi di terra presso lo scalo di Milano Linate, Airport Handling sara' costretta a tenere i propri dipendenti in Cassa integrazione straordinaria. Lo sottolinea una nota di Airport Handling, la societa' che offre questi servizi sullo scalo milanese. Nel mirino appunto la decisione di Alitalia di far svolgere i servizi ai propri dipendenti, contrariamente a quanto succedeva prima della chiusura per Covid. Secondo Airport Handling "Alitalia assume personale precario e sottopagato rispetto ai contratti di categoria. Oltre al personale stagionale, Alitalia ha messo oggi in forza a Linate anche personale proprio di base a Roma Fiumicino in trasferta". Airport Handling e' cosi' "costretta a continuare a tenere gran parte dei suoi dipendenti in Cigs e in seguito, potrebbe essere costretta ad avviare una procedura di licenziamento collettivo". Tutto questo mentre "i vettori europei, ormai da anni, hanno abbandonato l'autoproduzione dei servizi di terra, che ha costi notevolmente superiori rispetto all'affidamento degli stessi servizi a terzi". Inoltre, si afferma "in questi casi, quando cioe' un cliente passa da un fornitore all'altro, si applica la cosiddetta clausola sociale, che prevede il trasferimento della quota parte di lavoratori necessari allo svolgimento delle attivita' coinvolte da una societa' all'altra. Non si capisce davvero quindi quale possa essere il vantaggio economico da parte di Alitalia di una scelta del genere, dovendo essa assorbire necessariamente la quota parte dei lavoratori di Airport Handling che finora hanno gestito le operazioni della Compagnia". 

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