Lo sgambetto rossonero a Sala. Giochi, alta tensione Milan-Comune - Affaritaliani.it

Milano

Lo sgambetto rossonero a Sala. Giochi, alta tensione Milan-Comune

San Siro e lo sgambetto rossonero a Sala: annuncio-choc del nuovo Stadio

di Fabio Massa

Tra il sindaco di Milano Beppe Sala e le due squadre di Milano non è corso buon sangue, negli ultimi tempi. Certo, la passione per il pallone e i colori nerazzurri del primo cittadino sono cose note. In campagna elettorale raccontava di quando si era trascinato dietro la compagna di allora a guardare la Champions in mezza Europa, con il culmine nella sfida decisiva del Triplete. Eppure, Milan e Inter, da quando le proprietà sono straniere, non hanno praticamente mai fatto squadra con il Comune, che è il proprietario di San Siro. Al punto che Sala ha dovuto quasi emettere un ultimatum perché le due squadre decidessero. Anche perché l'intera riqualificazione del quartiere dipende necessariamente dallo Stadio. Mai però si sarebbe immaginato, Beppe Sala, che il presidente del Milan Paolo Scaroni avrebbe scelto proprio il palcoscenico di Losanna, e proprio a poche ore dalla decisione su Milano o Stoccolma, per dire - di concerto con l'ad dell'Inter - che San Siro verrà abbattuto. Sconcerto ovvio del primo cittadino e del governatore, imperativo tamponare la falla. Se San Siro dovesse essere abbattuto, dove si farebbe la cerimonia eventuale di inaugurazione dei giochi, prevista appunto al Meazza? In mezzo a un cantiere? Tra le macerie? O nel nuovo stadio, luccicante? Viste le incognite il sindaco è corso ai ripari ed è subito andato in video per dire che no, il Meazza non si tocca fino al 2026. Di fatto, dunque, fin dopo il suo secondo mandato da primo cittadino. Una dichiarazione per gettare acqua sul fuoco e spegnerlo, anche se è ovvio che la strada è tutta da tracciare e neppure Sala può sapere che cosa succederà da qui a 7 anni. Neppure lui può garantire nulla, su oltre un lustro. Tanto più che i club difficilmente potrebbero aspettare così a lungo (e infatti Scaroni già dice che la cerimonia si terrà nel nuovo stadio). Insomma, un pasticcio che segna forse un nuovo record negativo nella curva dei rapporti tra i rossoneri e il sindaco di Milano.

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