Lombardia: 'Aborto al sicuro', presentata legge in Regione
L'obiettivo è quello tutelare le donne costrette ad abortire in clandestinità mettendo a rischio la propria salute
Lombardia: 'Aborto al sicuro', presentata legge in Regione
Ha preso ufficialmente il via la campagna "Aborto al sicuro" promossa dall'Associazione Luca Coscioni e dai Radicali Italiani, attraverso la presentazione in Regione Lombardia di una proposta di legge per tutelare le migliaia di donne che ancora oggi, quotidianamente, sono costrette ad affrontare l'esperienza dell'aborto in clandestinita' e prive di una corretta tutela della loro salute. A seguire l'iniziativa verra' proposta su scala nazionale. La presentazione e' avvenuta oggi a Palazzo Pirelli a Milano. La proposta di legge di iniziativa popolare, a cui ha contribuito anche l'associazione radicale milanese Enzo Tortora con la raccolta di oltre 8.400 firme (quasi il doppio di quelle necessarie per il suo deposito), e' oggi al vaglio delle commissione Sanita' e Politiche Sociali e concentra la sua attenzione su un decalogo di proposte che, a quasi 41 anni dall'entrata in vigore della sull'interruzione volontaria di gravidanza, si propongono di aiutare le donne a vedere riconosciuto il proprio diritto ad un aborto legale e sicuro. "Siamo davvero soddisfatti di questo grandioso risultato e non possiamo che augurarci di replicarlo in tutte le altre regioni, cosi' che ogni donna possa essere veramente libera di scegliere nel rispetto del diritto alla propria salute", ha sottolineato l'avvocato Filomena Gallo, segretario dell'Associazione Luca Coscioni.
Secondo un recente sondaggio SWG, commissionato dall'Associazione Luca Coscioni, il 73% dei cittadini italiani si dichiara favorevole alle pratiche di interruzione volontaria di gravidanza. Di questi, il 50% ritiene che sia necessario migliorare l'accesso alla IVG (Interruzione volontaria di gravidanza) farmacologica permettendo il regime ambulatoriale, il trattamento a casa ed eliminando la raccomandazione del regime di ricovero ordinario. Il 58% della popolazione, inoltre, sostiene che la legge 194 attualmente in vigore dal 1978 sia stata una buona legge che va pero' cambiata, garantendo alle donne - secondo il 70% degli intervistati - percorsi di accesso alla IVG maggiormente facilitati. "Secondo i dati ufficiali promossi dal ministero, una donna su cinque in questo Paese abortisce almeno una volta nella vita", sostiene la dottoressa Sara Martelli, coordinatrice della campagna 'Aborto al sicuro'.
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