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Milano
Lombardia, Fontana: "Ascolterò tutte le parti senza pregiudizi"
Attilio Fontana

LOMBARDIA CONNESSA

Abbiamo immaginato innanzitutto una Lombardia connessa, che ponga al centro dei propri investimenti le reti e i servizi per la mobilità e lo sviluppo della connettività digitale, inclusiva e ad alta velocità.

Tra i nostri obiettivi strategici di legislatura ci sarà il potenziamento della mobilità veloce tra i grandi centri urbani e i diversi territori della nostra Regione, il rafforzamento del trasporto pubblico locale e del servizio ferroviario regionale.

E saranno impegni fondamentali lo sviluppo della rete 5G ed il completamento della rete a banda ultra-larga.

LOMBARDIA AL SERVIZIO DEI CITTADINI

Vogliamo una Lombardia al servizio dei cittadini.In una situazione globale di policriticità a rapida diffusione e ad alto impatto, dobbiamo rivoluzionare il modo di concepire l'erogazione dei servizi sanitari e sociosanitari, programmando un futuro pronto a rispondere a tutti i bisogni dei cittadini e lavorando in primo luogo sulla prevenzione.

Fondamentale è lo sviluppo del sistema sociosanitario, un'eccellenza su cui concentreremo le risorse finanziarie e gestionali perché sia sempre più vicino ai cittadini, perché occorre portare la sanità al cittadino e non il cittadino alla sanità: andremo avanti dunque con l'implementazione di Ospedali di Comunità, Case di Comunità e Centrali Operative Territoriali, ma anche con l'estensione di tele monitoraggio e telemedicina.

Grandi sfide ci attendono: ritengo fondamentali la riduzione delle liste d'attesa - su cui siamo già fortemente ingaggiati - e la riorganizzazione dei Pronto Soccorso.

Realizzeremo nuovi ospedali connessi col territorio e che saranno un riferimento per la sanità moderna, e adegueremo rinnovando gli esistenti con un piano di investimenti di oltre 4 miliardi, sostenendo la ricerca e il trasferimento tecnologico.

Mettersi al servizio dei cittadini significa anche garantire sostegno alla persona e alla famiglia, valorizzando volontariato e terzo settore, promuovendo progetti di vita per le persone con disabilità, contrastando l'esclusione sociale, garantendo pari opportunità.

Ricorre oggi, 21 marzo, la Giornata mondiale della Sindrome di Down, quale migliore occasione per ribadire la lotta a pregiudizi e stereotipi?

Quale giorno più appropriato per dire - con forza e responsabilità - che abbiamo bisogno del contributo di Tutti, che non lasceremo indietro nessuno, che la crescita non è reale se non inclusiva!

Tra le sfide più impegnative ci saranno la conciliazione famiglia-lavoro ed in generale le politiche per favorire la natalità, per contrastare 'l'inverno demografico' già in atto.

La Lombardia servirà degnamente i suoi cittadini, infine, se saprà rigenerare i quartieri degradati, migliorare l'acceso ai servizi abitativi, incrementare l'offerta a prezzi accessibili per evitare il forzato abbandono delle città (economicamente insostenibili).

È quanto abbiamo già avviato con la strategia 'Sviluppo Urbano Sostenibile' assegnando, primi in Europa, risorse per circa 200 milioni a 14 aree urbane utilizzando fondi della nuova programmazione 21/27 (sia FESR che FSE), affinché la riqualificazione urbana si accompagni alla nascita di reti di comunità.

E cura sempre maggiore daremo ai sistemi di prevenzione e controllo in tema di sicurezza sul lavoro, concretizzando il Protocollo firmato con tutti i soggetti del patto per lo sviluppo sulla sicurezza del lavoro e la legalità negli appalti.

La sicurezza sarà un tema centrale: la sicurezza urbana, da incrementare attraverso il potenziamento della Polizia Locale, ma anche il potenziamento dei sistemi di sicurezza integrata e l'incremento dei progetti di lotta alla criminalità e promozione della legalità.

LOMBARDIA TERRA DI CONOSCENZA

Vogliamo poi che la Lombardia continui ad essere conosciuta come terra di conoscenza.A partire dalla scuola, per la quale intendiamo impegnarci a potenziare le politiche di diritto allo studio e il contrasto alla dispersione scolastica, oltre che ad incrementare la qualità delle infrastrutture scolastiche.

E nostro fiore all'occhiello continuerà ad essere il sistema della Formazione professionale: intendiamo rafforzare il raccordo con le filiere produttive e favorire le sinergie con il sistema delle lauree professionalizzanti e lo sviluppo degli ITS.

 

Centrale è anche il tema delle Università: oltre che nell'ampliamento del diritto allo studio universitario, siamo fortemente ingaggiati nella realizzazione di nuovi campus e residenze universitarie e nel potenziare l'attrattività, anche internazionale, dei già eccellenti atenei lombardi. Perché conoscenza significa innovazione: il nostro Programma Regionale di Sviluppo Sostenibile avrà al centro la trasformazione digitale di imprese e pubbliche amministrazioni, la valorizzazione della ricerca scientifica e il trasferimento tecnologico.

Un'attenzione particolare sarà rivolta ai giovani, tema trasversale su cui stiamo investendo per favorire iniziative ed opportunità utili alla loro crescita personale e professionale.Perché siano protagonisti nella vita civile, sociale ed economica della regione e delle proprie comunità locali, metteremo in campo proposte concrete, a partire dal prestito d'onore, così che l'istituzione sia percepita come capace di offrire loro risposte concrete.

LOMBARDIA TERRA DI IMPRESA E LAVORO

La Lombardia è da sempre terra di impresa e di lavoro: continueremo a lavorare per favorire l'ecosistema delle imprese, supportando le PMI, realizzando nuovi modelli di accesso al credito, preservando la cultura artigiana, sostenendo il commercio, valorizzando il sistema fieristico, tutelando la proprietà intellettuale industriale.

Per accrescere l'attrattività economica della regione, il nostro impegno sarà quello di incentivare processi produttivi circolari e sostenibili, di sostenere i cluster tecnologici lombardi, di stimolare le politiche di reshoring e nearshoring.

Accanto a ciò ci impegneremo sul versante dei servizi per il lavoro, dando massima attenzione alla gestione delle crisi aziendali, ma anche potenziando le politiche attive e i servizi per il lavoro e investendo nelle politiche di formazione continua.

LOMBARDIA SOSTENIBILE

Come già accennato, abbiamo a cuore la transizione ecologica.

La Lombardia sostenibile punterà su neutralità carbonica, promozione delle fonti di energia rinnovabile, sviluppo dell'economia circolare, riduzione del consumo di suolo.Nonostante l'avversa natura geomorfologica, metteremo in campo ogni misura che possa migliorare la qualità dell'aria e contemporaneamente promuovere l'efficientamento energetico per garantire alla nostra regione quella sicurezza energetica che è divenuta un tema alla ribalta su cui vogliamo proporre soluzioni di avanguardia.

Saremo impegnati poi nella promozione di una agricoltura efficiente e innovativa: la nostra Regione deve favorire la ricerca e l'innovazione nel settore agricolo, sostenere la sovranità alimentare e la produzione locale, valorizzare le politiche ittiche e venatorie e al contempo promuovere la salvaguardia della biodiversità rurale, forestale e naturale.

La sostenibilità ambientale non può prescindere dalla rigenerazione e dalla resilienza del territorio: occorre consolidare la sicurezza della nostra terra, anche negli eventi emergenziali; sostenere il ripristino del suolo degradato; ottimizzare, anche con il supporto della tecnologia, l'utilizzo delle risorse idriche e la tutela delle acque.

LOMBARDIA PROTAGONISTA

La Lombardia non gioca in difesa o di rimessa: la nostra è una regione protagonista.

La grande partita di questa XII Legislatura, ed un'occasione unica per la nostra regione e per tutto il paese, è il grande evento delle Olimpiadi Invernali Milano - Cortina 2026.

Il ruolo di Regione Lombardia sarà fondamentale nella predisposizione degli impianti e nel potenziamento dell'accessibilità ai siti olimpici attraverso la realizzazione delle opere infrastrutturali, così come l'impegno nella promozione e nella cura della legacy.

Ma sarà indubbiamente anche un'opportunità di crescita e rilancio per i territori coinvolti: fin da subito, sotto la nostra regia, abbiamo voluto coinvolgere gli stakeholder locali nella costruzione di un Masterplan socioeconomico, che metta a fattor comune le tante risorse ed eccellenze presenti.

Il nostro protagonismo, tuttavia, non si limiterà ai Giochi: le montagne lombarde continueranno ad essere a 360° un asset strategico, così come la promozione dei grandi eventi dello sport, senza dimenticare il valore, ai fini del benessere e dei corretti stili di vita, dello sport di base e quindi degli impianti sportivi.

 

Per valorizzare l'immenso patrimonio lombardo, la Giunta si impegnerà nel sostegno al sistema culturale, chiamato ad ampliare e diversificare l'offerta - anche attraverso sinergie pubblico/privato - valorizzando le storiche istituzioni culturali presenti nella nostra Regione: dai teatri alle orchestre, dai siti UNESCO ai Musei, sino al cinema e all'audiovisivo; sostenendo i grandi eventi legati al mondo della cultura, come accade per 'Bergamo e Brescia capitali della cultura'.

 

Saremo protagonisti se sapremo valorizzare le peculiarità dei territori; nel sostegno al marketing territoriale e alle filiere turistiche, anche di quelle che hanno fondamento in settori decisivi dell'economia e della reputation della Lombardia, come la moda e il design.

Cureremo infine il posizionamento di Regione Lombardia in Europa e nel mondo, sia rafforzando le collaborazioni internazionali (a partire dai 4 Motori d'Europa) e i rapporti con il corpo consolare, sia sostenendo l'internazionalizzazione delle imprese lombarde.

6. Regione Lombardia ente di governo - le aree strategiche

Infine, la Lombardia è un Ente di Governo.Ciò significa affrontare con particolare attenzione alcuni temi strategici, investendo risorse interne ed esterne per assicurare il miglior presidio e la più efficace gestione.

Programmazione

Innanzitutto, è centrale la questione della programmazione, a cui è strettamente connessa quella della gestione integrata delle risorse e del bilancio: il tema è spendere in modo efficace ed efficiente le tante risorse oggi a disposizione, a partire dai fondi europei, sia quelli del PNRR sia quelli del settennato 21-27, che abbiamo già programmato e iniziato a spendere con le Strategie di Sviluppo per le Aree Urbane e per le Aree Interne e con i diversi bandi sull'efficientamento energetico e sulla formazione.

Noi ci candidiamo a spendere anche le risorse che altri non riescono a spendere, partendo da una constatazione: aver messo le Regioni ai margini della definizione e realizzazione del PNRR si sta rivelando una scelta che rischia di non far centrare tutti gli obiettivi!

Noi ci siamo sempre mossi per supportare gli enti locali, lavorando con ANCI Lombardia per chiedere la revisione di alcuni criteri che penalizzano i nostri comuni.

Ed abbiamo chiesto con forza di riconsiderare alcuni obiettivi del PNRR, centrandoli di più sui temi dell'autosufficienza energetica, tecnologica ed alimentare dell'Europa.

Ci è stato risposto allora che tutto andava bene, ma le domande rimangono aperte: per questo rinnovo al Governo la disponibilità ad avviare questo percorso insieme!

Essere ente di Governo significa mettere al centro il tema della semplificazione.

La burocrazia è vissuta come un ostacolo, le norme sono difficili e i vincoli insormontabili: occorre ribaltare la prospettiva, superare la cultura del sospetto con cui la PA spesso guarda i cittadini e le imprese e scommettere sulla loro capacità di assumersi responsabilità. Autocertificazioni, tempi certi per la conclusione dei procedimenti sono ingredienti essenziali, a cui occorre accompagnare però anche con uno sforzo 'interno'.

 

Semplificare infatti vuol dire anche cambiare metodi e schemi consolidati: per questo continuerò a spronare i dirigenti a ridurre gli oneri amministrativi, semplificare i bandi, tagliare i tempi dei procedimenti, investire ancora di più nella digitalizzazione (ad esempio proseguendo nell'uso della tecnologia blockchain).

 

Un ente di governo deve poi, come già accennavo, saper comunicare sempre meglio ai suoi cittadini, coinvolgerli in una relazione più diretta, essere vicina usando tutti i mezzi e strumenti più adeguati a raggiungerli. Abbiamo già messo in campo un grande impegno, investendo sui canali tradizionali ma aprendoci sempre di più al mondo digital e social: proseguiremo con ancor più decisione e creatività su questa strada!

Un richiamo anche al tema del Welfare, di cui ho già ampiamente parlato, per ricordare che sarà oggetto di un presidio e di una attenzione particolare, proprio per rispondere alla prima, grande sfida che ci pongono oggi i nostri cittadini, la salute.

Il sistema di formazione professione continuerà ad essere oggetto di una attenzione speciale, eccellenza di una filiera che deve sposare in modo sempre più efficace formazione, orientamento, lavoro, impresa e valorizzare gli ITS.

Così come una mobilità sempre più efficiente e sostenibile sarà ingrediente fondamentale per assicurare servizi di qualità chiesti da tanti cittadini e pendolari.

Infine, un'attenzione particolare sarà infine dedicata al tema, già richiamato, dello sport e dei giovani, un investimento per il presente e per il futuro della nostra regione.

7. Un metodo di governo: la sussidiarietà

Per costruire questo futuro occorre partire dalla vera forza della nostra Regione: la sua comunità, il suo tessuto economico e imprenditoriale, la solidità del suo capitale sociale, l'insieme dei suoi territori, la loro interdipendenza, la loro diversità, recuperando il senso e il valore della parola sussidiarietà.

Continueremo perciò a sostenere quanti riescono a dare risposte e non solo chiedere che qualcun altro lo faccia; perché sussidiarietà fa sempre rima con solidarietà: il pubblico non ha la forza e la capacità che il III settore è in grado di mettere in campo nel sociale, ed il mio impegno sarà sostenere in ogni modo il nostro ricco tessuto associativo!

Una sussidiarietà orizzontale, dunque, ma anche una sussidiarietà verticale, perché vogliamo costruire questo futuro insieme ai territori, ai Comuni e alle Province, rifuggendo ogni idea di centralismo a livello regionale. Abbiamo sempre sostenuto che l'istituzione Regione deve costruire un sistema coeso, che semplifichi e definisca le funzioni tra i diversi attori istituzionali: la Regione non rinuncerà ad indicare gli obiettivi agli enti del territorio, ma rispetterà sempre l'autonoma funzione di governo locale.

 

Sussidiarietà significa infine relazioni, dialogo e confronto continuo con tutti gli stakeholders della società: unità d'intenti, condivisione e coprogettazione sono tratti caratteristici del mio modo di governare. Vogliamo quindi proseguire e rafforzare il metodo del confronto continuo, dei tavoli settoriali, della presenza sui territori, partendo dal luogo di coordinamento con gli stakeholders del sistema lombardo, il Patto per lo sviluppo.

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