Regione Lombardia verso il voto anticipato. Pd: "Maroni vuole le urne" - Affaritaliani.it

Milano

Regione Lombardia verso il voto anticipato. Pd: "Maroni vuole le urne"

Pressing Pd: "Maroni vuole andare a elezioni anticipate in Lombardia"

Lombardia: Pd, Maroni vuole voto anticipato

Roberto Maroni vuole andare a elezioni anticipate in Lombardia. Lo sostiene il Pd regionale con il segretario lombardo, Alessandro Alfieri, che cita a sostegno della sua tesi un emendamento al progetto di legge di semplificazione, a firma del governatore lombardo, presentato in vista della commissione Affari istituzionali in calendario domani alle 12, in cui si chiede "l'eliminazione della sospensione delle operazioni referendarie nel caso di scioglimento anticipato del consiglio regionale". Maroni vuole garantire di poter svolgere il referendum sull'autonomia della Lombardia a ottobre anche in caso di elezioni anticipate, ha spiegato Alfieri, mentre secondo la normativa vigente, se fossero indette le elezioni anticipate, il referendum consultivo slitterebbe all'ultima domenica di aprile immediatamente successiva all'insediamento del nuovo Consiglio. Noi siamo contrari, ha chiarito il segretario dei democratici, a qualsiasi "forzatura istituzionale". "Non e' che per motivi personali o di propaganda politica si piegano le istituzioni ai voleri del presidente", ha affermato. "C'e' una scadenza naturale della legislatura, a febbraio 2018 - ha continuato -, e' giusto arrivare fino alla fine e concludere il lavoro che i cittadini lombardi ci hanno assegnato. Noi non permetteremo nessuna forzatura di possibili elezioni anticipate, in modo tale da poter sfruttare anche la scadenza del referendum, che e' propagandistico. Noi siamo per lavorare fino alla fine della scadenza naturale".

Il presidente della Regione Roberto Maroni - si spiega nel dettaglio in una nota del Pd - ha presentato due nuovi emendamenti alla legge di semplificazione, in discussione domani in commissione affari istituzionali, con cui interviene sulla disciplina del referendum e sulla legge elettorale. Sul referendum, di fatto, Maroni intende rimuovere la previsione secondo cui, in caso di scioglimento anticipato della legislatura, la consultazione viene posticipata alla legislatura successiva. Con il secondo emendamento viene invece adeguata la legge elettorale alla normativa nazionale che prevede la doppia preferenza di genere. Entrambi gli emendamenti fanno pensare che Maroni abbia in mente lo scioglimento anticipato della legislatura, magari con il voto contestuale per le regionali e per il referendum a ottobre. Con il primo emendamento presentato Maroni intende sottrarre il solo referendum consultivo - si sostiene -, com'e' quello per l'autonomia, a due commi di un articolo della legge regionale 34/1983 che oggi vale per tutti i referendum regionali, abrogativi e consultivi. Si tratta dei commi due e tre dell'articolo 10, secondo cui: "2. In caso di anticipato scioglimento del consiglio regionale il referendum gia' indetto e' automaticamente sospeso all'atto della pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali per l'elezione del nuovo consiglio regionale; 3. Il referendum sospeso ai sensi del precedente comma, ha luogo nell'ultima domenica del mese di aprile immediatamente successiva all'insediamento del nuovo consiglio, purche' tra l'insediamento stesso e detta domenica intercorra un periodo libero di almeno quarantacinque giorni; in caso contrario il referendum si svolge nel corso dell'anno successivo".


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