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Luca Ferrazzi non segue Moratti: "Coerente con l'impegno con gli elettori"
Luca Ferrazzi

Luca Ferrazzi non segue Moratti: "Coerente con l'impegno con gli elettori"

"Quella di Letizia Moratti è stata una scelta inaspettata e credo anche molto anticipata con i tempi". Luca Ferrazzi, dopo una lunga esperienza in Consiglio regionale tra le fila di Alleanza Nazionale, non ha tessere di partito dal 2010 e alle scorse regionali ha deciso di candidarsi con la lista civica di Moratti. Al momento, però, non ha nessuna intenzione di seguirla in Forza Italia o di cambiare gruppo al Pirellone: "La mia decisione è coerente con l'impegno preso sette mesi fa con gli elettori" spiega in un'intervista ad Affaritaliani.it Milano. Qualcuno, ovviamente, ha comunque provato a sondare il terreno per un suo trasferimento: "Ma chi mi conosce sa che ci devono essere delle motivazioni politiche concrete che oggi non ci sono".

Ferrazzi, Moratti non vi aveva messo al corrente di nulla?

La sua decisione è arrivata in maniera inaspettata e senza nessuna condivisione. Nelle settimane successive poi ci siamo incontrati ma è stata un po' una fusione a freddo. Certo è strano che dei quattro componenti eletti con la sua lista civica sia stato proprio Ivan Rota ad aderire a Forza Italia, ossia l'unico che aveva un trascorso nel centrosinistra.

Adesso il gruppo di Lombardia Migliore è composto da lei, Manfredi Palmeri e Martina Sassoli. Rimarrete compatti?

Insieme abbiamo deciso di rimanere all'opposizione del governo di Regione Lombardia. Veniamo tutti da un'area di centrodestra, ma non si sono modificate le condizioni rispetto alla situazione che ci ha portato a fare una corsa diversa alle elezioni, proponendoci come alternativa. Noi continueremo a rappresentare l'impegno politico per cui siamo stati eletti, coerentemente col programma elettorale. Poi vedremo: parlare oggi di percorsi politici è prematuro.

Deluso dalle mosse di Moratti?

Rispetto la sua scelta e sono anche dispiaciuto di non seguirla, però mi era impossibile per coerenza politica. Anche perché ci eravamo candidati proprio per cercare di rappresentare il mondo civico in Regione, senza adesioni partitiche. Non si può non considerare che ci eravamo presentati con un programma alternativo al centrodestra di Attilio Fontana. Con Moratti non c'è stata condivisione preventiva. Sui grandi temi come Trenord o la sanità abbiamo sempre cercato di essere un'opposizione non preconcetta. Ma nel centrodestra non ci sono stati cambi di rotta significativi e noi abbiamo delle ricette che rimangono differenti.

Non l'ha cercata nessuno in questi giorni? Forza Italia o anche FdI?

Dopo i tanti anni trascorsi in Regione è anche normale che ci siano dei contatti a livello personale. Ci sono state delle chiacchierate ma non si può parlare di un vero corteggiamento. Anche perché chi mi conosce sa che ci devono essere delle motivazioni politiche ben precise per fare delle scelte. E comunque continuo a pensare che la rappresentazione del civismo in Regione Lombardia possa essere un valore aggiunto.

Crede che Moratti e chi la segue possano avere degli imbarazzi?

Questa è una delle ragioni, se non la principale, che mi ha fatto prendere la decisione di non seguirla. Un conto poteva essere uno scenario di avvicinamento, magari con la prospettiva di un partito rinnovato a livello nazionale. Un'altra cosa è entrare direttamente nella maggioranza senza motivazioni politiche sui contenuti.

Il loro ingresso in maggioranza può essere un'opportunità per portare avanti 'da dentro' quei temi su cui avevate puntato in campagna elettorale?

Questo sarebbe sicuramente positivo. Ma è altrettanto vero che chi è stato eletto in Regione ha sottoscritto un altro tipo di visione. Un percorso che non va spiegato soltanto agli elettori prima del voto ma reso anche una cosa seria. Senza una progettualità è normale che ci possano essere degli imbarazzi. Spero solo che possano sviluppare un'azione politica più vicina a quello che è il nostro pensiero.

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