Panzeri: “Majorino? Ci ha messo la faccia. Pisapia? Mi lascia perplesso…” - Affaritaliani.it

Milano

Panzeri: “Majorino? Ci ha messo la faccia. Pisapia? Mi lascia perplesso…”

Antonio Panzeri, europarlamentare di lungo corso, profondo conoscitore delle cose milanesi, in un’intervista ad Affaritaliani.it si schiera senza e senza ma: “Majorino? Ci ha messo la faccia, non vedo perché si debba ritirare. Pisapia? Mi ha lasciato perplesso la sua sponsorizzazione di Francesca Balzani”.

L’INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT

Onorevole Antonio Panzeri, come vede la situazione di Milano dal suo osservatorio europeo?
Direi bene. Milano ha appena ricevuto un riconoscimento importante a Bruxelles come città che ha operato nel modo migliore in Europa per le persone disabili. Milano ha straordinarie capacità come ha saputo dimostrare con Expo. Ha tutti gli ingredienti per proiettarsi verso il futuro. La dialettica che si sta esprimendo in vista delle primarie e del voto il prossimo anno la considero del tutto fisiologica e, se non supererà i limiti di guardia, dimostrerà la vitalità politica del centro sinistra e ciò risulterà molto utile per il lavoro che dovrà essere svolto.

In lizza ci sono almeno tre nomi molto autorevoli: Balzani, Majorino e Sala. A chi si sente più vicino?
Ho guardato con simpatia alla candidatura di Pierfrancesco Majorino. Si è presentato in tempi non sospetti, ha mostrato la faccia e si è assunto le responsabilità in una corsa per nulla semplice. In ogni caso le candidature che si stanno profilando devono essere considerate una risorsa e non un problema per il centro sinistra e la città.

Consiglierebbe a Majorino di ritirarsi? Di certo la presenza di Balzani e Majorino divide i voti della sinistra…
I consigli si danno solo se richiesti. E non ho avuto richieste a riguardo. Tuttavia, al netto delle decisioni che assumeranno gli interessati, non vedo oggi le ragioni perché Majorino si debba ritirare. Se ritiene di avere una proposta valida per Milano e attorno alla quale chiamare al confronto gli elettori di centro sinistra credo che debba svolgere sino in fondo il suo ruolo di candidato alle primarie. Ma ripeto deve essere l’interessato a decidere.


Come ha letto la discesa in campo di Giuliano Pisapia a favore della Balzani?
Con franchezza devo dire che mi ha lasciato al quanto perplesso. Per diverse ragioni. Quando si sponsorizza una candidatura ci si pone in una condizione di parzialità mentre invece sarebbe utile un ruolo di garanzia. Tra l’altro questa modalità di procedere rischia di minare le possibilità di giungere all’identificazione di un’ipotesi di candidatura unitaria che sia frutto di un percorso condiviso.  Quanto poi all’affermazione che tale candidatura sia la garanzia di continuità del governo cittadino attuale appare da un lato una forzatura perché l’esperienza insegna che quando avviene un ricambio per sua natura determina una oggettiva discontinuità in tutto: nel modo di porsi, nel linguaggio e nella stessa azione politica e amministrativa. Dall’altro lato, me lo faccia dire, segnala una punta di cattiveria, magari non voluta, nei confronti dello stesso Majorino. Pierfrancesco Majorino al pari di Francesca Balzani è parte attiva dell’attuale giunta comunale; perché mai una rappresenterebbe la continuità e l’altro no? Sono sicuro che il Sindaco non ritenga Pierfrancesco Majorino figlio di un dio minore. Per tutto questo ritengo che un pizzico di attenzione in più non guasterebbe.


Lei è disponibile ad appoggiare Sala, qualora vincesse le primarie?
Penso che i candidati, tutti insieme, e prima che la gara inizi, debbano firmare la carta dei valori, stabilire il “recinto” politico, che è il centro sinistra, nel quale esercitare azione e programma. Comprendiamoci: bisogna conquistare anche gli elettori di centro destra se si vuole vincere, ma è in dubbio che il profilo politico di partenza debba essere chiaro per tutti e da tutti. In questo quadro poi vinca chi convince di più e non ho dubbi che i perdenti debbano aiutare il vincitore. Chi vincerà non lo so, ma in questo quadro definito se dovesse prevalere Sala è del tutto evidente che andrà appoggiato. In ogni caso mi aspetto che il mio partito, il PD, lavori seriamente perché questo quadro si realizzi e aiuti un disciplinato svolgersi delle primarie e una gestione virtuosa per la gara finale che deve avere l’obiettivo di confermare il centrosinistra alla guida di Milano.


Chiudiamo cambiando discorso: ha visto i travagli interni alla Camera del Lavoro di Milano? Che cosa ne pensa dell’avvicendamento al vertice?
E’da tempo che non seguo direttamente le vicende della Camera del Lavoro. Non per disinteresse ma per rispetto verso una struttura importante che conosco e nella quale ho lasciato una parte di me stesso. So che è in corso l’avvicendamento alla carica più importante di Segretario Generale e mi pare che stia avvenendo in un clima di ampio consenso. La Camera del Lavoro è sempre stata considerata una parte importante della città di Milano. L’unica cosa che mi sento di dire quindi è questa: considero la Camera del Lavoro come una Ferrari e dico per esperienza che il pilota è essenziale ma non basta. Bisogna essere consapevoli che per vincere i gran premi serve una squadra che metta chi guida nelle condizioni migliori.

@FabioAMassa








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