Milano
Majorino: "Siano le primarie di tutti e non dei soliti noti"

Pierfrancesco Majorino non mostra nessun segno di cedimento, ma anzi si mostra sempre piu' convinto della propria scelta di partecipare alle primarie milanesi. Sebbene la sinistra della coalizione, soprattutto Sel, continui a sostenere la necessita' di una candidatura unica per contrastare Giuseppe Sala evitando di disperdere i voti dello stesso elettorato di riferimento, con l'auspicio quindi che Majorino faccia un passo indietro nei confronti di Francesca Balzani, l'assessore delle Politiche Sociali non solo resta in pista, ma ha lanciato una nuova campagna di comunicazione per la campagna.
"Vado avanti con ancora piu' determinazione. In campo ci sono tre candidature forti, la partita e' aperta - ha aggiunto - lo capisco dal rapporto diretto con i cittadini e non solo dall'affollamento nei teatri che rimane nello stretto giro degli appassionati". "Siano le primarie di tutti e non dei soliti noti". Così Pierfrancesco Majorino, candidato sindaco alle primarie del centrosinistra, durante l'incontro all'Accademia della felicità per la presentazione della 'fase due' della sua campagna. Majorino si propone di "realizzare 9 dibattiti, ciascuno per zona, nei quartieri della città da qui al 5 febbraio tra tutti i candidati insieme".
"Ho un timore, che siano primarie solo tra alcuni. Dobbiamo estendere la partecipazione e va offerto il massimo delle occasioni di confronto e di scambio di opinioni nei quartieri tra i candidati". Il candidato conclude: "credo che questa sfida che lancio a tutti i candidati debba essere raccolta e comunque non possa essere elusa. È una proposta che faccio, dicano se sono d'accordo". Tra le sue proposte per la città, Majorino ha citato il “reddito minimo comunale", che sostiene, sarà realizzabile collocando "altri 13 milioni, per sviluppare un intervento che nessuna città conosce", oltre ai " 27 milioni già stanziati per le politiche sociali" e i "10 che arriveranno dalla legge di stabilità"; più “l'estensione dell'Area C entro il 2021" e "una città che possa rinunciare all'auto privata entro il 2030”. Se fosse eletto sindaco, Majorino si è dichiarato disponibile a correre per un secondo mandato.
SCONTRO CON GALLERA SULLA SANITA' - Majorino ha anche polemizzato con la Regione sulla sanità, proponendo di trasferirne le competenze in capo a Città metropolitana per averne una gestione migliore. "Penso che la Regione Lombardia gestisca malissimo la sanita' di questo territorio - ha detto Majorino - e per questo sarebbe bene che la responsabilita' passasse alla Citta' Metropolitana che sarebbe molto piu' efficace". "Non racconti fesserie e stupidaggini gigantesche - e' stata la replica dell'assessore al Reddito di autonomia e Inclusione sociale, Giulio Gallera - ma faccia proposte serie e concrete per il bene di Milano e dei milanesi. La sanita' lombarda e' un esempio di efficienza e zero spreco, e' un'assoluta eccellenza nel panorama italiano e internazionale, anche per i suoi istituti di ricerca. Majorino avrebbe solo da imparare visto che in cinque anni e' riuscito solo a scontentare tutti i milanesi".