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Milano
Mantovani, fine della sospensione: il suo ritorno in Regione
Mario Mantovani

Fine della sospensione di Mario Mantovani, l'ex assessore arrestato per tangenti e ora scarcerato, da consigliere regionale. In apertura di seduta, il presidente dell'Assemblea Lombarda, Raffaele Cattaneo, ha spiegato che per l'Aula si tratta di una mera "presa d'atto" della rintegrazione di Mantovani essendo venute meno le misure cautelari disposte dal Tribunale di Milano. "Il Consiglio Regionale - ha detto Cattaneo - e' chiamato a prendere atto della cessazione delle misure e pertanto della fine della supplenza del consigliere Pagliuca. Non c'e' nessuna discrezionalita'". Cattaneo ha quindi reso noto di aver sentito Mantovani che ha comunicato la propria assenza alla seduta in ragione di una visita medica. La vicenda ha suscitato le reazione del Movimento 5 Stelle, soprattutto perche' Cattaneo ha riportato in Aula alcuni passaggi di una lettera del Movimento ricevuta nei giorni scorsi secondo la quale non si sarebbe dovuto procedere a sostituire Pagliuca e invece sollecitare le dimissioni di Mantovani.

"Nessuno puo' chiedere al presidente del consiglio - ha detto Cattaneo - di non rispettare la legge. Credo invece sia scorretto usare queste vicende per tornaconti politici. La nostra Costituzione stabilisce la presunzione di innocenza, praticare il principio di colpevolezza non fa parte della nostra Costituzione ne' del rispetto della dignita' delle persone". "E' stato mal interpretato quello che dice la lettera - ha replicato il capogruppo del M5S, Stefano Buffagni - e io mi sento offeso perche' non e' stato espresso all'Aula il contenuto corretto della lettera".

Gianpiero Reguzzoni è invece subentrato a Fabio Rizzi in Consiglio. Cattaneo ha reso noto l'arrivo venerdi' scorso del decreto di sospensione del consigliere arrestato nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti nel settore odontoiatrico. Primo dei non eletti nella lista della Lega Nord e' appunto Reguzzoni, vice sindaco di Busto Arsizio.

MARONI: "LA PRESUNZIONE DI INNOCENZA E' UN DIRITTO" -  "E' un suo diritto, cosi' dice la leggee io sono sempre per la presunzione d'innocenza. E' un principio affermato dalla Costituzione italiana, ma spesso i giustizialisti, per gli altri e non per se stessi come Renzi, se ne dimenticano". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto del ritorno in Consiglio regionale di Mario Mantovani. "La presunzione d'innocenza - ha ribadito il governatore - e' un diritto costituzionale. Fino a quando non c'e' una sentenza definitiva di condanna tutti i cittadini sono presunti innocenti".

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