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Milano
Maran: "Primarie all'americana per la Lombardia. Fontana? Un impiegato"

Maran: "Lombardia, io candidato? Lo decidano i cittadini, non i segretari"

"Credo che non si venga candidati perche' qualcuno lo domanda, ma perche' si vince una competizione in cui scelgono i cittadini. Siamo a un passaggio prima: i candidati li scelgono in un accordo le segreterie di partito, cosa che puo' succedere ma che secondo me non porta distante; oppure si apre alle persone, si ascoltano e si coinvolgono in una scelta. Se e' cosi' diventa una sfida affascinante a prescindere da chi sia il candidato". Cosi' Pierfrancesco Maran, assessore alla casa del Comune di Milano, ha risposto a chi, tra la stampa, gli ha domandato, a margine dell'evento "Cominciamo da capo" in corso davanti a Fondazione Feltrinelli a Milano, della possibilita' che gli venga chiesto di candidarsi per le regionali lombarde del 2023.

Maran: "Si vince creando alleanze, altrimenti non c'è comunità"

"Non e' un tema di dissidenza" dal Pd: "noi siamo convinti che o la politica si fa in maniera aperta oppure quando fai solamente accordi non vai da nessuna parte e ti appresti a una sconfitta. Noi siamo abituati a Milano Brescia Bergamo nelle citta' lombarde a creare alleanze, un modo di stare insieme che consente di vincere, partiti, associazioni, semplici cittadini. Se non fai cosi' non c'e' comunita' e quando non c'e' comunita' vince la destra", ha aggiunto Maran. Lo stare insieme di Giuliano Pisapia "e' stato uno degli esempi migliori della storia politica di questo Paese, quindi e' sicuramente un'ispirazione. Poi il tema non e' rifare quello che e' accaduto dieci anni fa, ma fare quello che serve oggi", ha concluso.

Maran: "Lombardia, le primarie sono lo strumento più efficace"

"Le primarie sono lo strumento piu' efficace che abbiamo testato sinora. Magari qualcuno ne ha uno migliore ma di sicuro non e' un accordo in una stanza". L'assessore milanese ha sottolineato che non ha mai visto vincere con un accordo tra segretari. "Con le primarie ogni tanto abbiamo vinto, con un accordo politico abbiamo indicato candidature dignitose"

"Subito un comitato di saggi e sindaci per coalizione larga e popolare per primarie Regione Lombardia. Solo con entusiasmo ed energia si vincono le regionali." Sono ancora le parole di Maran. "Non puo' essere Letizia Moratti la candidata", ha aggiunto.

Maran: "Con Sala dialogo tutti i giorni"

"Con Giuseppe Sala ci stiamo sentendo tutti i giorni, abbiamo ruoli diversi in questa partita ma e' importante il confronto e tenere delle posizioni piu' articolate". Alla domanda se le primarie convocate troppo in anticipo possano mettere in crisi il campo largo, Maran ha sottolineato che "a oggi non mi sembra che gli altri tentativi abbiano dato risultati eccezionali. Non vedo - ha spiegato Maran - tutto questo fermento che un progetto come questo potrebbe rallentare". Anzi "forse vedo che un'iniziativa come questa obbliga anche gli altri, anche chi pensa pensa legittimamente in maniera diversa, a prendere delle iniziative in questa direzione". Perche' "la destra in Lombardia ha preso piu' del 50% due settimane fa - ha concluso - io non credo che stando fermi questo risultato cambi". All'evento organizzato da Maran hanno partecipato diversi esponenti di giunta e del Consiglio comunale, tra cui l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli, quello al Bilancio Emmanuel Conte e l'assessore all'Ambiente Elena Grandi, insieme all'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia seduto in prima fila.

Majorino: "Lombardia, primarie all'americana"

"Per la Lombardia servono primarie in ogni provincia - ha aggiunto l'europarlamente del Pd Pierfrancesco Majorino -, sul modello delle primarie americane. Solo cosi' possiamo generare entusiasmo, partecipazione e vincere in Lombardia". "Noi non saremo mai quelli che sosterranno Letizia Moratti, non siatelo neanche voi. Lo dico agli amici del Terzo Polo che sono qua: facciamo insieme una grande sfida a testa alta per mandarli a casa e dare a questa regione il governo che merita", ha aggiunto Majorino.

Pisapia: "Chiediamo con forza autonomia nella scelta per la Lombardia. Mi metto a disposizione ad aiutare il candidato"

"Lasciamo al Pd e a chi governa Roma le loro riflessioni e autocritiche che sono necessarie ma chiediamo con forza l'autonomia: su Regione Lombardia decidiamo noi, non loro che non conoscono le situazioni. Ma questo avra' valore se da domani saremo nei territori che non ci hanno mai votato". Così l'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia. "Mi metto a disposizione per aiutare chi sara' il candidato per vincere finalmente le elezioni in Lombardia", ha aggiunto a margine dell'evento Pisapia. A chi gli ha domandato se si candiderebbe alle primarie del partito, Pisapia ha risposto "faccio altro". Intervenendo dal palco ha poi sottolineato "vincere non e' facile, ma possibile. Allora dobbiamo essere capaci di partire subito. Questa e' la ripartenza".

Maran: "Fontana non sostituisce la Moratti perchè è un impiegato"

"Fontana non sostituisce la Moratti perche' sta aspettando l'autorizzazione dei segretari nazionali. Abbiamo messo li' un impiegato alla presidenza della Regione. Un impiegato politico". Lo ha detto l'assessore milanese alla Casa, Pierfrancesco Maran, parlando del governatore leghista Attilio Fontana.

La replica di Fontana a Maran: "Scaricato da tutti, viva gli impiegati lombardi"

"Resto basito dalla grave mancanza di rispetto che l'ex enfant prodige del Pd, scaricato in questi giorni anche dal suo sindaco Beppe Sala, porta nei confronti della degnissima categoria degli impiegati". Cosi' il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, risponde all'assessore milanese, Pierfrancesco Maran. Per il governatore "l'utilizzo di questo termine in segno di spregio per denigrarmi e' la sintesi perfetta per fotografare come la sinistra e il Pd siano lontani anni luce dalla vita reale e dalla gente comune. Con un'attenzione rivolta solo ai piu' abbienti, che vivono nelle ZTL e non hanno il problema dell'Area B o di arrivare a fine mese. Infine, comprendo il livore verso chi verra' ricandidato alla presidenza della Regione, da parte di un ex rampante talmente considerato dal suo partito al punto di non essere neppure candidato alle recenti elezioni politiche. Viva la Lombardia e soprattutto viva tutti gli impiegati della Lombardia".

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