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Milano
Maugeri e San Raffaele, il pm: "Da Formigoni intervento a gamba tesa"

Fu "un intervento a gamba tesa" di Roberto Formigoni a evitare che venissero tolti milioni di euro destinati alla Fondazione Maugeri e all'ospedale San Raffaele attraverso il meccanismo della 'funzioni non tariffabili', quei finanziamenti concessi dalla Regione Lombardia con maggiore discrezionalita' rispetto ai cosiddetti Drg, i rimborsi versati dal Pirellone per le prestazioni sanitarie. Lo ha sostenuto il pm di Milano Laura Pedio durante la sua requisitoria nel processo 'Maugeri' a carico dell'ex Governatore e di altre 9 persone con al centro le accuse di associazione a delinquere e corruzione. Quelle 'funzioni', secondo il pm, "erano costruite per dare agli amici del Presidente che pagavano il Presidente (il riferimento e' a Pierangelo Dacco' e Antonio Simone, ndr) le somme che erano necessarie ogni anno per sistemare il bilancio". A questo proposito, la rappresentante della pubblica accusa si e' soffermata a lungo sul ruolo del leghista Alessandro Ce', teste d'accusa, che avrebbe cercato di opporsi al meccanismo ritenuto criminale dalla Procura col quale sarebbe stato sottratto denaro ai pazienti lombardi. Pedio ha ricordato che Ce', appena nominato assessore alla Sanita' nel 2005, cerco' di modificare il sistema delle 'funzioni non tariffabili', riducendo lo stanziamento attraverso questo canale di 234 milioni.

Ce' - afferma il pm - aveva espresso perplessita' circa la previsione di queste funzioni. Non comprendeva perche' la Regione dovesse riconoscere rimborsi aggiuntivi olte ai Drg. La notizia creo' il panico e arrivarono le proteste di San Raffaele e Maugeri. Siamo alla fine del 2005, quando Dacco' comincia a frequentare l'ufficio di Mario Cal (numero due del San Raffaele, morto suicida all'inizio dell'indagine, ndr) e a prendere buste di denaro contante". Per non danneggiare Maugeri e San Raffaele, sarebbe allora intervenuto il 'tavolo della sanita'', di cui facevano parte l'ex dg Carlo Lucchina, il segretario della Regione Nicola Maria Sanese e lo stesso Formigoni. L'allora Governatore disse a Ce' che Maugeri e San Raffaele sarebbero stati danneggiati". "Si arrivo' cosi' a una nuova proposta di riformulazione delle 'funzioni non tariffabili - continua Pedio - ma non venne accolta da Ce' il quale, quando e' stato sentito da noi, ha usato un'espressione bellissima, dicendo che i nuovi criteri che erano stati proposti erano "un baluginare di numeri senza nessun senso". "Negli anni successivi - tira le fila il pm - continuarono ad aumentare gli importi per Maugeri e San Raffaele, nonostante l'eliminazione di alcune funzioni. Assistiamo allo spostamento di denaro da una funzione all'altra, alcune appaiono e scompaiono, quello che non cambia mai e' l'importo a Maugeri e San Raffaele in un crescendo continuo".

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