Max Gullone, l’artista italiano delle Harley-Davidson. L'intervista
Passione, creatività e un mito assoluto delle due ruote. Parliamo della storia imprenditoriale e creativa di Max Gullone e delle sue Harley-Davidson, che Gullone personalizza con uno stile inconfondibile per i suoi clienti, che arrivano da tutta Italia e dall’estero. Anche perché non si tratta di una semplice moto, ma di un simbolo che, grazie anche alle “apparizioni” cinematografiche, è entrato nella cultura di massa. E Gullone con il suo atelier aggiunge il suo personalissimo tocco d’artista.
Come nasce l’atelier MsArtrix?
"Tutto ha inizio ad Aosta nel 1995. Io lavoravo come piastrellista ma volevo cambiare. Ho semplicemente trasformato la mia grande passione in un lavoro, a 14 anni ho iniziato a smontare e verniciare motorini nel mio garage, quando ho deciso di cambiare vita è stato automatico fare il salto".
Chi è che si rivolge a lei?
"I miei clienti sono persone molto diverse tra loro, sia italiani che stranieri. Si va dall’imprenditore al direttore di banca, ma c’è anche l’appassionato che risparmia pur di avere un pezzo unico. In questi ultimi anni anche le richieste da parte delle donne, rispetto al passato, sono in crescita".
Qualche nome vip che ci può rivelare?
"Sono molti i personaggi noti che si sono rivolti a me nel tempo. Due nomi che vi posso fare sono Andrea Formilli Fendi, erede della grande famiglia della moda italiana, e Jimmy Ghione, storico inviato di Striscia la Notizia. Ma ci sono anche calciatori e atleti".
La richiesta più strana che le hanno fatto?
"Una coppia di Torino, due sommelier moglie e marito, volevano a tutti i costi due tappi di champagne e un vistoso grappolo d’uva sulla moto. Ho dovuto rifiutare, io ho un mio stile che cerco di rispettare".
Ha fatto degli studi particolari?
"Non c’è studio che si possa fare, è come un dono che hai dentro, puoi fare tutte le scuole che vuoi, ma sei non hai l’estro dentro non vai da nessuna parte. Per questo sono orgoglioso di aver ricevuto il titolo di “Master Bike Builders level 2”, la più alta carica a livello mondiale di costruttore, consegnata personalmente dal Presidente della International Master Bike Builders Association, di cui solo 26 persone in tutto il mondo sono possessori.
Come nasce una sua moto?
"Ascolto le richieste del cliente ma è come se facessi un abito su misura che si basa sul mio stile. Questo è il motivo che spinge le persone a venire da me: il cliente stesso scopre il risultato quando già è tutto realizzato, durante il “rituale della scopertura” della moto. Non mi faccio disegni o progetti particolari, è la moto che guida me".