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Milano
MFW: Prada e Moschino al Top. Oggi Gucci, Versace e Plein
Prada alla Milano Fashion Week 2022

MFW: Prada e Moschino al Top. Oggi Gucci, Versace e Plein

PRADA

Prada mette in scena una collezione per la prossima estate fatta di semplicità cruda, brutale, come la vita stessa. Una sfilata in una scenografia immersiva tutta di carta nera, su cui si aprono delle fenditure che mostrano i cortometraggi creati per l'occasione dal regista di 'Drive' Nicolas Winding Refn. E sempre di carta sono alcuni abiti e gonne dagli orli non finiti, che sembrano strappati a mano. Un effetto che si moltiplica nelle shopping di pelle dalla mano stropicciata. "Il linguaggio utilizzato nell'ambientazione, la carta strappata, - commenta il condirettore creativo del brand Raf Simons - si riflette sugli abiti. Ci siamo lasciati entusiasmare dal senso di fragilità, dai gesti sbagliati e dalla sfera della crudezza. Ogni capo porta con sé riflessi di vita, ha un proprio vissuto". Che la semplicità sia il tema dominante della collezione lo si capisce fin dalle prime uscite: una serie di tute intere con bottoni e collo a camicia e maniche lunghe, che citano l'idea di uniforme di Prada. Possono essere body a camicia e leggins o jumpsuit, sono anche doppiate da abiti lunghi e trasparenti che danno un'idea di comfort domestico. "Gli abiti - spiega Miuccia Prada - ruotano intorno al concetto di semplicità, senza inutili complicazioni. Ritorniamo spesso su questo concetto che ci attrae dal punto di vista politico, teorico ed estetico. In questa collezione abbiamo cercato di unirlo all'idea di ornamento, di bellezza, di come decorare e abbellire, restando semplici". "Non c'è spazio - sottolinea la stilista - per il superfluo o per strutture complicate. Niente di insensato: il non lavorato, la crudezza rappresentano la semplicità assoluta. Volevamo creare qualcosa utilizzando uno dei materiali più umili e modesti, la carta. Abbiamo applicato questo sistema di semplificazione e riduzione per generare bellezza. C'è un senso della vita delle donne. I capi prendono forma dalle esperienze e dall'umanità, non si tratta di ornamenti superficiali, ma di tracce di vita che lasciano dei segni. Quello che ci entusiasma è proprio l'idea che gli abiti siano plasmati dall'umanità". "Questa collezione, più di quelle passate - aggiunge Raf Simons -, racchiude punti di vista diversi. In un certo senso rispecchia il cinema, perché testimonia frammenti di un insieme più grande, in cui opere diverse si muovono all'interno di un unico corpo e tra svariati codici stilistici".

MOSCHINO

L'ironia non manca a Jeremy Scott, che alla ricerca di leggerezza manda in passerella per Moschino una collezione per la prossima estate tutta gonfiabile. In una sala che ricorda quelle dell'haute couture, con una fontana in centro che lascia presagire il tema dello show, sfilano modelle con abiti cigno, delfini come maniche, giubbini di salvataggio, trench-giubbini di salvataggio. Anche gli accessori sono in tema: orecchini gonfiabili, borse con la valvola per l'aria. Gli abiti a fantasia hanno addirittura ombreggiature che riproducono le righe del canotto, gli abiti più sexy sono ovviamente a sirena, con scaglie di paillettes, gli orli dei tailleur bon ton sono dei salvagenti. 

EMPORIO ARMANI

Emporio Armani porta la vacanza in città. Sfilano su una passerella che sembra fatta d'acqua le modelle di Emporio Armani, a incarnare quella voglia di libertà, viaggio, vacanza che fa parte dell'estate, stagione cui è dedicata la collezione presentata aggi alla Milano Fashion Week. "Questa collezione - spiega Giorgio Armani - esprime un pensiero di libertà e apertura: ho voluto portare nel vestire metropolitano, che è l'essenza di Emporio, la libertà e la leggerezza del ritorno da un lungo viaggio nel quale si sono accumulate cose e ricordi, e lì si mescola nella propria quotidianità. È come portare la vacanza, in città." In questa operazione, nulla si perde del rigore di Armani: anche capi più ispirati alla vacanza, quelli da guardaroba estivo, vedi la gonna a pareo o il pantalone arabeggiante, si portano con il blazer leggero ma sempre perfetto, o con i top ricamati di cristalli, in un equilibrato mix metropolitano. Che la leggerezza necessaria alla stagione e la conseguente voglia di evasione nulla tolgano alla compostezza lo si evince fin dalle prime uscite, con una serie di completi in lino o cotone che si declinano nei toni del bianco e dei naturali, con le giacche morbide come camicie o lunghe come soprabiti, i pantaloni morbidi rastremati al fondo abbinati alle ciabatte di corda portate con i calzini o a quelle di rete, ancora echi del mare. I toni naturali cedono spazio a quelli pastello, il malva e la mela, che tornano anche insieme e anche di sera, in un alternarsi di pantaloni serici e fluidi e canotte scintillanti di ricami, gilet a tunica e gonne di tulle, lunghi e fluttuanti abiti con applicazioni di fiori, jumpsuit in versione rosa e preziosa, accesa da bagliori di cristalli.

MAX MARA

Max Mara, come delle artiste in Riviera. Dici Riviera francese anni 30 e pensi a Picasso, ma c'erano anche donne come Renpe Perle, ricordata nei libri di storia come la silenziosa musa e amante di Jacques Henri Lartigue, ma artista a sua volta. Parte da questa riscoperta del valore femminile la collezione Max Mara per la prossima estate, andata in passerella questa mattina al palazzo della borsa in Piazza Affari. Ed ecco - elegantissima apertura della seconda giornata di passerelle milanesi, - i top che lasciano la schiena scoperta, i voluminosi pantaloni marina in tela, i cappelli dall'ampia tesa, le gonne lunghe e scivolate, i bermuda e i blazer in lino. E poi il modernismo al femminile dell'architetto Eileen Gree, tradotto in culotte, tank top e tutine portati con la cuffietta da mare in puro stile Riviera anni Trenta.

ANTEPRIMA

Anteprima ha festeggiato 30 anni e lo ha fatto con uno show che è un ringraziamento a Milano, la città che ha adottato il brand fondato da Izumi Ogino.

La stilista, infatti, per l’anniversario del brand, ha deciso non solo di tornare a sfilare dal vivo, ma di farlo in un luogo simbolo della città come il Parco Sempione. Oltre ai circa 200 posti seduti riservati agli invitati, infatti, chiunque ha potuto assistere, fermarsi al parco Sempione, sullo sfondo dell’Arena Civica, per guardare la sfilata dal vivo. E non solo: non è stato il classico e blindatissimo back stage, dove le modelle vengono vestite e truccate per il catwalk.

Questa volta, infatti, è stato un bus dell’ATM a portare le modelle sul posto. Qui sono stati realizzati solo gli ultimi ritocchi, che per la prima volta sono stati ‘a vista’ di tutti. Non solo non c’è stato niente di ‘inaccessibile’, ma è stato anche tutto a bassissimo impatto ambientale: Izumi Ogino ha infatti optato per un allestimento snello e di poco impatto, con sedute di design in carta che, dopo l’utilizzo per la sfilata, sono state portate via dagli ospiti per non avere scarti, ma dare una seconda vita agli oggetti di arredo.

BLUMARINE

Sirenette metropolitane, sexy e intriganti, hanno invece calcato la passerella di Blumarine che ha presentato una nuova collezione ispirata proprio a queste misteriose creature del mare. Con "Underwater" il direttore creativo del brand, Nicola Brognano, ha voluto portarci sott’acqua per incontrare le sue sirenette gotiche. Su una catwalk illuminata da una luce blu hanno sfilato lunghi abiti a rete, strascichi che ricordano le onde del mare, insieme a frange, nastri e lacci che si rievocano il movimento delle alghe. La Rosa, simbolo del brand, è proposta in chiave dark e diventa il ricamo di abiti total black in maglia sottile, mentre le conchiglie in metallo decorano le cinture e le croci gotiche fanno capolino su mini dress di perline e t-shirt in tulle. Tra i pezzi forte del guardaroba di Blumarine per la prossima stagione, anche i pantaloni cargo oversize in denim delavé.

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