A- A+
The Milan Show-Biz
Ditta Guenzati: la bottega più antica di Milano rischia di chiudere
Krystel Lowell

Dal 1768 la Ditta Guenzati di piazza Cordusio al 2 è il punto di riferimento del British Style in città. Tra le prime aziende in Italia ad essere insignita del titolo di "Bottega Storica" è attualmente il negozio più antico di Milano. Scampato, in due secoli e mezzo, alle due Guerre Mondiali, alla dominazione Napoleonica e al Regno Lombardo Veneto, ora rischia di chiudere per sempre perché la proprietà del palazzo, le “Assicurazioni Generali", ha deciso di non rinnovare il canone d'affitto in scadenza. La "Ditta Guenzati" lancia un appello alla città e alle istituzioni perché uno degli ultimi simboli storici di Milano non sparisca per sempre. L'inviata speciale di affaritaliani.it Krystel Lowell ha incontrato e intervistato Luigi Ragno che, insieme al papà Vittorio, è titolare della Bottega.   

Sig. Ragno, che succede?
Purtroppo la proprietà, la" Assicurazioni Generali" ha dato disdetta al nostro contratto di affitto e quindi saremo costretti ad andarcene. Non solo noi, ma tutte le attività commerciali presenti nello storico Palazzo. La "Ditta Guenzati" lascerà i locali dopo quasi 250 anni di permanenza. Una perdita non solo per noi e per le persone che ci lavorano, ma per tutta la città. Siamo infatti il negozio più antico di Milano.

Da parte delle istituzioni avete avuto un aiuto?
Al momento ancora nulla. Sostengono che il problema è tra privati e lì va risolto. Il Comune  dice che ha le mani legate. Le istituzioni tutte dovrebbero però capire che noi rappresentiamo un punto di riferimento per Milano, siamo i detentori di una tradizione che portiamo avanti da due secoli e mezzo... Al Comune, al Sindaco e alla Regione lanciamo un appello per aiutarci a sopravvivere e portare avanti un pezzo di storia milanese e italiana. 

Quale è stata la risposta dei cittadini?
I cittadini, i clienti e gli amici, anche attraverso il passaparola, ci hanno espresso da subito grande solidarietà e vicinanza. Grazie anche all'importante aiuto del FAI (Fondo Italiano per l'Ambiente) abbiamo lanciato una petizione che sta avendo un grande successo. Al momento abbiamo raccolto oltre 16.000 firme contro lo "sfratto" della nostra Bottega. 

IMG 8747 gallery 01La Ditta GuenzatiGuarda la gallery

Tornando alla "Bottega", chi sono i vostri clienti tipo?
Nel '700-'800 era frequentato dalla nobiltà, in maggioranza milanese, che si vestiva da noi. Oggi vengono tutti gli appassionati del British style, italiani e stranieri e gli amanti dell'alta qualità del prodotto. Tutti i nostri capi sono artigianali con elevati standard qualitativi che oggi è difficile trovare altrove. Il prodotto più gettonato è sicuramente il cappello, poi la maglieria fatta a mano e gli accessori classici.

Quale il futuro per la "Guenzati"?
L'Azienda va molto bene, grazie anche al nostro staff eccezionale che ci tengo a citare: Maurizio Attena, Vincenzo Romanelli e Maurizio Martini. Vogliamo e dobbiamo continuare! Abbiamo creato valore e lo abbiamo dato alla città. Un valore significativo che possiamo racchiudere nei termini cultura, tradizione e identità. Milano non può più permettersi il lusso di perdere aziende di questo calibro come  è già avvenuto. Le Botteghe Storiche stanno scomparendo: del '700 siamo rimasti in 5, dell'800 una ventina... Una città che non tutela le proprie radici e la propria storia non trasmette memoria, tradizioni e quindi non ha futuro.

Iscriviti alla newsletter
Tags:
ditta guenzatikrystel lowellluigi ragno





Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.