Claudia Bondi è una giovane sommelier fiorentina con un passato nel mondo della moda e ora una delle sommelier e degustatrici più quotate in Italia. In un mondo prettamente maschile è riuscita con grande determinazione e passione ad affermarsi e a conquistare, sbaragliando la concorrenza, i prestigiosi titoli "Nebbiolo Master", "Master del Sangiovese" e " Ambassadeur du Champagne pour l'Italie".
"Come ogni anno - racconta Claudia a Krystell Lowell (www.theshowear.com) per Affari Italiani - pochi giorni fa si è celebrato a Roma il rito dell'assegnazione del prestigioso riconoscimento "Tre Bicchieri" da parte della Guida "Gambero Rosso". Era presente tutto il gotha vitivinicolo di tutte le 20 regioni italiane, con molte riconferme ed altrettante sorprese". "Tra i vari territori - prosegue la sommelier - ho dedicato un'attenzione particolare alla Lombardia, alla quale guardo con un occhio speciale già da tempo sia per la sua rilevante crescita qualitativa generale, sia per i marcati profili che hanno assunto alcune denominazioni; se da un lato infatti la "corazzata" Franciacorta esibisce un trend di sviluppo che prosegue all’insegna del successo, dall’altro si stanno rafforzando anche altre aree a vocazione vitivinicola della regione quali l'Oltrepò Pavese, la Valtellina e Lugana". Tra gli ottimi vini lombardi Claudia ne ha selezionati sette che reputa particolarmente meritevoli. Eccoli (segue).
Franciacorta Brut Cru Perdu 2004 - Castello di Bonomi
Chardonnay e Pinot Noir, proviene da un'area speciale, situata oltre il Monte Orfano e caratterizzata da un microclima più caldo. Bouquet di pesca ed ananas maturo, mi ha colpito particolarmente il sorso: pieno e sferico, con un finale marcato da una distinta mineralità.
Franciacorta Extra Brut 2009 - Ferghettina
72 mesi sui lieviti, anche in questo caso nasce dal blend di Chardonnay e Pinot Noir: il risultato è all’insegna di una soffusa morbidezza striata di cenni di meringa, mandorla ed agrumi canditi, che si ripresentano al palato con delicata incisività.
Lugana Molin 2014 – Cà Maiol
100% Trebbiano di Lugana, ecco una versione davvero felice che regala al naso un tripudio di fiori freschi, lime e menta, per poi proseguire in bocca con toni altrettanto vivaci e impreziositi da gustosa sapidità.
OP Pinot Nero Brut “1870? 2011 – F.lli Giorgi
100% Pinot Noir, vitigno principe della zona. I profumi spiccano per una commistione tra note tipiche di salvia e frutti dal colore arancio come albicocca e mango, mentre il gusto è segnato da uno stile pieno ed una bella lunghezza.
OP Pinot Nero Giorgio Odero 2012 – Frecciarossa
Una silhouette grintosa ed estremamente riconoscibile: incipit di miele di acacia unito a cenni di leggera speziatura, che ritornano insieme nella beva con l’aggiunta graffiante di agrumi e mandorla tostata.
Valtellina Sup. Sassella Rocce Rosse Ris. 2005 – Ar.Pe.Pe.
Un concentrato di eleganza, pura espressione della sottozona a ragione nota per questo carattere. Naso intrigante costellato di ciliegia matura, funghi e chiodi di garofano; incede poi in bocca con un passo aristocratico e deciso.
Valtellina Sup. Sassella Sommarovina 2013 – Mamete Prevostini
Altra espressione del Nebbiolo “lombardo" (noto anche come “chiavennasca”) che qui rivela sfaccettature floreali di rosa, frutti neri tipo amarena e more, ed infine una speziatura di noce moscata. Al palato colpisce per l'equilibrio e la scorrevolezza. (Per maggiori informazioni su Claudia Bondi: www.perleeperlage.it)