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Milanese vaccinato a NY: "Dosi anche per turisti". La storia

Milanese vaccinato a NY: "Dosi anche per turisti". La storia

I fatti sono semplici. Qualche mese fa mi arriva la notizia che a New York, dove ho vissuto in passato, hanno cominciato a vaccinare tutti, anche i turisti, gratuitamente e senza limiti di età, nelle farmacie.

Mi pare una notizia clamorosa: in Italia muoiono ancora centinaia di persone al giorno, in tutta Europa le vaccinazioni procedono con lo stesso passo di un tir in un pomeriggio d’agosto sulla Salerno-Reggio Calabria.

Succede poi che qualche giorno fa, per lavoro, mi devo recare proprio a New York e così, l’altro ieri, faccio la prova. Vado sul sito di una nota catena di farmacie, compilo il modulo per vaccinarsi contro il COVID 19.A quel punto il sistema mi chiede che tipo di vaccino sono interessato a fare: si sceglie tra Pfizer, Moderna e J&J. Scelgo il terzo, visto che si tratta di una sola puntura e io rimango in città giusto qualche giorno.Mi viene dato un appuntamento nel giro di un paio d’ore, e poco dopo mi presento nella farmacia tra Bleecker e Thompson Street, in pieno Greenwich Village. Mostro il passaporto italiano, faccio presente di non avere alcuna assicurazione sanitaria.“No problem” mi risponde il dottore. Due minuti dopo sono vaccinato. Mi viene consegnato un foglio di carta con i miei dati e una targhetta che attesta l’avvenuta inoculazione. E tanti saluti.T

utto semplice. Troppo semplice. Al punto da scatenare una serie di domande, stavolta complesse ma di urgenza assoluta.  Come è possibile questa differenza tra la campagna vaccinale negli Usa e quella europea? Di chi sono le responsabilità, a livello continentale? Come è possibile che per un’ingiustizia di questo tipo, costata la vita a migliaia di cittadini europei che una dose di vaccino avrebbe potuto salvare, non c’è nessuno che esiga risposte? Come possiamo accettare che da noi, per settimane, gli anziani non siano stati vaccinati, e ancora oggi molte persone in difficoltà o a rischio non abbiano ricevuto un vaccino, mentre negli USA, da settimane, vengano vaccinati cittadini stranieri, di ogni età? Che cosa ci dice, questo, dell’Europa e della sua importanza geopolitica nel mondo? Non è finita.

A proposito degli USA e del Presidente Biden, ha fatto discutere in settimana la sua proposta di eliminare i brevetti per i vaccini Pfizer e Moderna, una proposta la cui reale applicazione nel mondo reale è stata smontata pezzo per pezzo da questo articolo di Riccardo Ruggero su Filodiritto. Ebbene: perché, invece di lanciarsi in sparate demagogiche per fare il pieno di like, Biden non distribuisce le dosi di vaccino in eccesso al momento presenti negli USA? Perché è chiaro che se i vaccini vengono elargiti anche ai turisti di ogni età, nel giro di due ore, significa che di dosi, negli USA, ce ne sono da buttar via: e allora perché nessuno pone al Presidente Buonissimo delle domande come queste?

Per finire, una domanda che riguarda le nostre miserie, ovvero la nostra stampa mainstream, a cominciare dai canuti corrispondenti dei giornaloni di stanza a New York: ma invece di ospitare l’ennesima lite tra quei velinoni e quelle velinone dei virologi nostrani, mitomani trasformati in miti con tanto di agenti a gestirne le apparizioni e i libri in vendita, non sarebbe stato il caso di fare delle inchieste? E per esempio accorgersi, esigendo risposte, che un trentenne italiano viene vaccinato in due ore per le strade di Manhattan mentre il Paese è ancora alle prese con chiusure e coprifuochi?

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