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Milano
Milani (Amsa): “Decoro urbano grazie a più personale e a 14mila cestini”
Marcello Milani (ad Amsa)

Milani (Amsa): “Decoro urbano grazie a più personale e a 14mila cestini”

Non solo capitale del design. Milano, nella sua settimana di maggiore fermento, si conferma anche laboratorio di sensibilizzazione sugli sprechi e sulla possibilità di estendere il ciclo di vita degli oggetti d’arredo. E lo fa grazie a iniziative come la seconda edizione di Unwanted Furniture. Il progetto, in mostra in via Tortona 5 per il Fuorisalone, dal 18 al 23 aprile, è promosso da OpenDot e Amsa – Gruppo A2A. L’esposizione consiste in 10 nuovi oggetti realizzati da 10 giovani designer under 30 e nasce con l’obiettivo di coinvolgere i cittadini nell’adottare un nuovo sguardo a ciò che troppo spesso viene considerato un rifiuto, quando invece il valore è solo da recuperare, aggiornare, risignificare - come nel caso di tavoli, armadi e soprammobili.

Marcello Milani, Amministratore Delegato di Amsa in questa intervista ad Affaritaliani.it Milano spiega il valore dell’iniziativa e illustra il più ampio piano di potenziamento dei servizi ambientali che l’azienda del gruppo A2A sta introducendo nel capoluogo lombardo.

Milani (Amsa): “Unwanted Furniture e il valore dell’economia circolare”

“Questo è il secondo anno che portiamo avanti questa iniziativa – afferma Milani -. Abbiamo preso una decina di oggetti che erano destinati ad essere buttati, prevalentemente oggetti di arredamento, e li abbiamo affidati a 10 giovani designer under 30 che li hanno trasformati profondamente, dando loro nuova vita. Questo si inquadra nella nostra strategia di economia circolare che prevede prima della trasformazione e dello smaltimento, una riparazione, un riuso degli oggetti che altrimenti sarebbero destinati a morire. E quale migliore occasione del Fuorisalone per mostrarli”. La Milano Design Week sarà costellata di iniziative e vedrà la città gremita di turisti e appassionati provenienti da tutto il mondo. Basti pensare che nella precedente edizione Milano aveva registrato 400mila visitatori.

Milani (Amsa): “Con il Salone e in estate più personale e ottimizzazione dei turni”

“Per noi la Design Week è un momento impegnativo perché il numero di presenze è elevato – prosegue l’Ad di Amsa -. Ci siamo organizzati in cinque distretti con 12 isole ecologiche e circa 140 risorse in più”. E questo è solo l’inizio. “Quella del Salone è la settimana che apre alla stagione di primavera- estate che porta a Milano numerosi eventi e concerti. Rispetto agli scorsi anni abbiamo cambiato la turnistica in modo da avere più addetti presenti nelle zone verdi e nei weekend e abbiamo anche rafforzato i servizi dove riteniamo che ci sarà più afflusso di gente”.

Amsa: sito web e app per segnalare eventuali disagi

Un afflusso non sempre ordinato e che vede aumentare la movida, soprattutto in alcuni quartieri. “Abbiamo intensificato tutte le nostre azioni di presidio a partire da un sistema di ascolto molto puntuale. Inoltre abbiamo dato ai cittadini la possibilità di chiamarci e di utilizzare i form che trovano sul sito web  oltre a poter utilizzare l’app per segnalarci situazioni in cui il decoro ha bisogno di essere rafforzato”.

Altro tema caldo è quello dei cassonetti stradali e dei contenitori, implementati negli ultimi cinque mesi per un totale di oltre 14mila nel territorio meneghino. “Sono oltre 1700 i nuovi cestini che abbiamo rafforzato nel numero, ma anche nel posizionamento strategico e nella configurazione”. Sono infatti dotati di sistema a croce, dunque non aperti, per evitare abusi, e sono destinati a piccoli rifiuti da passeggio. Il tutto rientra nel più ampio contesto di un piano di potenziamento con maggiori servizi di pulizia e di svuotamento predisposti da Amsa.

Mandelli (OpenDot): “Come trasformare oggetti da smaltire in mobili di design”

Nell’ottica di diffondere una più capillare cultura del riciclo consapevole si inserisce il progetto di Unwanted Furniture. OpenDot e Amsa hanno lanciato una Call for designer e selezionato 10 progettisti a cui è stata affidata la riprogettazione e la rinascita di 10 oggetti recuperati da Stooping Milano – l'account Instagram che facilita lo scambio di mobili e arredi in disuso. Con il supporto di OpenDot, ogni designer ha applicato una strategia circolare (rivestire, riparare…) per la trasformazione dell’oggetto stesso, passando così “da oggetto da smaltire” a “oggetto di design”.  Federica Mandelli, Communication Manager di OpenDot, ha illustrato ad Affaritaliani.it Milano alcune delle opere esposte.

Unwanted Furniture è un catalogo open-source progettato da OpenDot e Amsa per fornire ai cittadini 10 strategie progettuali circolari e sostenibili da seguire step-by-step per estendere il ciclo di vita di oggetti d’arredo – spiega Mandelli -. Valutare diverse possibilità di riutilizzo di oggetti che sembrano “rifiuti” – come nel caso dei mobili – permette infatti a tutti di dare nuova vita a ciò che sembra rotto, vecchio o desueto, acquisendo competenze e una visione più sostenibile del rapporto tra città e cittadini, tra persone e pianeta”.

I designer coinvolti e la strategia applicata al prodotto da risignificare sono:

  1. Martina Petiti → Minimizzare → appendiabiti

  2. Collettivo Finestre Rotte → Rivestire → pouff

  3. Giuseppe Franceschino → Mixare → piantana lampada da terra

  4. Anna Veronica Bragazzi → Riparare → sgabello

  5. Gaia Rubino → Making → lampada da tavolo

  6. Manitu Creative Studio → Design brut → lampadario con pale

  7. Ewoud Westerduin → Giuntare → cassetti in acciaio inox

  8. Cecilia Raimondi → Raggruppare → persiane rotte

  9. Andrea Ascani → Hacking → coffee table

  10. Davide Balda → Trasformare → terre di spazzamento Amsa

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