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Milano, 25 aprile. Sala al corteo: giornata di unità. Contestata la Brigata Ebraica
25 Aprile a Milano

Milano, 25 aprile: corteo per le vie della città. Contestata la Brigata Ebraica

Spintoni e tensione al corteo per il 25 aprile. Sala: "Milano sia un esempio, importante un messaggio di unione".  La Brigata Ebraica è stata oggetto delle contestazioni dei movimenti anti Israele. Bersani: "Aberrante".

CORTE NAZIONALE A MILANO - Europa, Pace e Costituzione: questi i temi del corteo nazionale di Milano per il 25 aprile e per il 70/mo della Costituzione Italiana. Ad aprire la manifestazione, a cui partecipa il presidente del Senato Pietro Grasso, i gonfaloni di Milano e della Città Metropolitana con il sindaco Giuseppe Sala, seguiti dai medaglieri delle associazioni partigiane e del Comitato permanente antifascista, che a Milano raggruppa tutte le associazioni legate alla Resistenza.

SALA: FESTA DI TUTTI - "Una festa di tutti: una festa di pace e liberta', che unisce". Esordisce cosi' il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel suo discorso in occasione del 25 aprile. "Sappiamo che nella Resistenza sono confluite esperienze, idealita', visioni del mondo diverse. Alla Resistenza hanno partecipato donne e uomini che nella molteplicita'²dei punti di vista e nel confronto, anche aspro, tra idee diverse hanno saputo collaborare, hanno saputo lottare insieme per conquistare la liberta'² e hanno saputo costruire un'Italia migliore" ha proseguito il primo cittadino. E' la "diversita', anzi la liberta' di poter essere diversi", secondo Sala, "il bene piu' grande che la Resistenza ci ha donato", mentre cio' che e' escluso da una piazza come quella di oggi e' "la violenza e l'intolleranza". Milano, definita "amatissima", "anche in questa occasione dimostra di possedere quel qualcosa in piu' che la rende un modello per il Paese" ovvero la "responsabilita'²di indicare, la via del dialogo, dell'inclusione e della tolleranza a tutta Italia". La serie di eventi "Milano e' Memoria", che hanno coinvolto la citta' per l'intero anno con incontri, dibattiti ed eventi dedicati alla difesa della memoria e ispirati alla promozione dei valori dell'antifascismo sono "la dimostrazione concreta di quanto i valori della Resistenza siano radicati tra i milanesi" con l'auspicio che "non vengano mai a mancare questi insegnamenti". I saluti romani, definiti dal Sindaco "anticaglia" vengono associati "all'intimidazione, all'intolleranza, alla violenza contro chi si considera avversario politico, diverso o straniero, per finire a quelle forme di isolazionismo che, facendo finta di preoccuparsi del bene del popolo, lo rinchiudono nel recinto di paura alimentate ad arte". Resta alta dunque la "vigilanza nei confronti di queste odiose manifestazioni di archeologia politica".

GRASSO: E' FESTA DI TUTTI, GRATI A BRIGATA EBRAICA - "Ogni anno si sollevano molte controversie intorno al 25 aprile e molti sono stati - e continuano - i tentativi di strumentalizzare questa giornata o di ridurla ad una festa rappresentativa di una sola parte del nostro Paese. Non è così. Penso ad esempio alle polemiche che puntualmente accompagnano la partecipazione della Brigata Ebraica - una formazione militare composta da uomini provenienti da molte nazioni e inquadrata nell'esercito inglese - che ha combattuto al fianco dei partigiani. Vi siamo grati per quello che avete fatto per l'Italia, al pari di tutte le realtà che contribuirono alla liberazione: per questa ragione siete e sarete sempre a casa vostra in una piazza come questa. Come hanno sottolineato i rappresentanti dell'Anpi e il Sindaco Sala, chi contesta la vostra presenza nega la storia della Resistenza e il suo più intimo significato. Il 25 aprile è di tutti perché tutti noi godiamo dei frutti delle conquiste di settantadue anni fa": lo ha affermato il presidente del Senato Pietro Grasso, nel discorso pronunciato oggi a Milano in occasione della cerimonia celebrativa del 72°anniversario della Liberazione.

CONTESTATA LA BRIGATA EBRAICA - La Brigata Ebraica è stata contestata all'altezza di Piazza San Babila mentre sfilava a metà del corteo del 25 aprile. Contro lo spezzone sono stati indirizzati i cori "Fuori i sionisti dal corteo" da parte di un gruppo di militanti che sventolavano bandiere della Palestina. Le tensioni sono rimaste solo verbali con insulti come "assassini" e "nazisionisti". I fischi si sono ripetuti al passaggio dello spezzone del Pd che sfilava in blu per difendere i valori europei. 

LA CRONACA DELLA GIORNATA  

13.45 Tensione prima dell'inizio della manifestazione nazionale. I centri sociali, tra cui il Cantiere, hanno cercato di avanzare e di sfondare e hanno contestato i militanti del Pd che portano in corteo bandiere dell'Unione europea subito davanti lungo il serpentone. I contestatori vengono controllati a vista dalle forze dell'ordine in tenuta antisommossa.

14:00 È partito da Porta Venezia il tradizionale corteo del 25 aprile. In occasione del 72esimo anniversario della Liberazione la manifestazione percorrerà le vie del centro passando per piazza San Babila, corso Matteotti, piazza Meda, via San Paolo, piazza del Liberty, corso Vittorio Emanuele II, e piazza Duomo. Qui, dal palco allestito accanto al Monumento equestre, si terranno gli interventi. 

14:20 Europa, Pace e Costituzione: questi i temi del corteo nazionale di Milano per il 25 aprile e per il 70/mo della Costituzione Italiana. Ad aprire la manifestazione, a cui partecipa il presidente del Senato Pietro Grasso, i gonfaloni di Milano e della Citta' Metropolitana con il sindaco Giuseppe Sala, seguiti dai medaglieri delle associazioni partigiane e del Comitato permanente antifascista, che a Milano raggruppa tutte le associazioni legate alla Resistenza. Presenti i sindacati con il segretario della Cgil Susanna Camusso e della Uil Carmelo Barbagallo, la Brigata Ebraica, 'protetta' dai City Angels, e seguita dallo spezzone di 'Noi patrioti d'Europa' composto dai militanti del Pd, e non solo, con magliette, cappellini e bandiere blu dedicate all'Ue. Con loro anche una delegazione di En Marche, il movimento di Emmanuel Macron.

14.30 'Vogliamo che Milano sia un esempio perche' il messaggio di unione e' importante. La Liberazione non e' finita, va sempre rilanciata': e' quanto ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala dopo aver salutato con il presidente dell'Anpi milanese, Roberto Cenati, i rappresentanti della Brigata Ebraica al corteo del 25 aprile. Sala ha definito "molto tranquilla" l'atmosfera del corteo e ha spiegato che "il 25 aprile e' di tutti quelli che accolgono". "Il 25 aprile a Milano  e' sempre stato unitario perche' deve unire e non dividere" ha aggiunto Cenati.

14.50 Numerosi i rappresentanti di Mdp, da Pierluigi Bersani a Massimo D'Alema, da Roberto Speranza a Enrico Rossi, che sfilano assieme a Giuliano Pisapia. In corteo anche il movimento palestinese Bds.

15:00 La manifestazione partita da corso Venezia e che si concludera' in piazza Duomo con l'intervento tra gli altri del presidente del Senato Pietro Grasso e' iniziata con un lungo applauso indirizzato alla Brigata ebraica e alle associazioni di deportati che innalzano i cartelli coi nomi dei lager nazisti. A sfilare poco distante anche gli 'amici della Palestina". Decine di migliaia i partecipanti dietro gli striscioni delle associazioni partigiane, dei sindacati, delle istituzioni e dei partiti di centrosinistra. In corteo fra gli altri anche il ministro Martina, il sindaco Sala e il segretario Uil Barbagallo.

15.10 "Non lo so, non è qui che si fanno gli accordi ma certamente io sarei favorevole". Così Massimo D'Alema a margine del corteo del 25 aprile ha risposto a chi gli chiedeva se la sua presenza assieme a Giuliano Pisapia, con i rispettivi movimenti, alla manifestazione nello stesso spezzone di corteo, possa preludere a un accordo tra il suo movimento Art.1-Mdp e Campo Progressista lanciato dall'ex sindaco.

15:30"Il 25 aprile è una giornata di libertà e di verità. La Brigata Ebraica ancora una volta deve sfilare per affermare il ruolo straordinario che gli ebrei hanno avuto durante la Resistenza, per affermare la verità su Israele e il suo diritto di esistere. Il diritto di esistere di Israele è il nostro diritto di esistere. E' la nostra libertà". Così Stefano Parisi in un messaggio alla Comunità Ebraica per esprimere la sua vicinanza pur non potendo essere presente a Milano per una bronchite.

15.50 Le contestazioni alla Brigata ebraica "sono sbagliate, questa e' una festa dell'unita' del Paese, una festa di tutta la comunita' nazionale". Lo ha detto Roberto Speranza, esponente di Articolo 1-Mdp al corteo del 25 aprile questo pomeriggio a Milano. "La comunita' ebraica ha svolto una funzione storica importante, sostenere quel ricordo e' giusto. Cosi' come e' legittimo - ha aggiunto Speranza - criticare le politiche del governo israeliano. Io sono critico verso le politiche governo israeliano, ma penso che siano un errore gli insulti alla comunita' ebraica".

16:10 "Sala parla oggi di Milano come capitale della tolleranza e della libertà, ma francamente noi vediamo una città ancora una volta ostaggio dei centri sociali. Se l'avessimo scommesso ieri avremmo vinto la scommessa senza troppi problemi". Così in una nota Riccardo De Corato, capogruppo di Fdi An in Regione Lombardia. "Nel giorno del 25 aprile e del corteo - prosegue - puntualmente arriva la contestazione dei centri sociali ai danni del Pd e di quelli che non rispondono ai loro 'canoni' di antagonisti. Ma la cosa più divertente è che i centri sociali un giorno conniventi e l'altro resistenti: abbiamo appena scoperto che Sala e i rosso arancioni vogliono sanare occupazioni abusive, come Macao. Eppure, il giorno dopo, arriva puntuale la contestazione. Senza dimenticare i fatti successi di recente al Corvetto, col bivacco dei centri sociali e l'occupazione di un negozio, che il paio col bollettino di guerra degli ultimi mesi. E tutto avviene puntualmente, ogni settimana. Senza che da parte del Comune ci sia la capacità di reagire, a dispetto delle roboanti dichiarazioni elettorali. Perché alla fine ai centri sociali, a Milano, viene concesso tutto o quasi. Una storia che si ripete: un giorno conniventi, l'altro resistenti. Eppure Sala sembra dimenticarselo".

16:30 "Ogni anno si sollevano molte controversie intorno al 25 aprile e molti sono stati - e continuano - i tentativi di strumentalizzare questa giornata o di ridurla ad una festa rappresentativa di una sola parte del nostro Paese. Non è così. Penso ad esempio alle polemiche che puntualmente accompagnano la partecipazione della Brigata Ebraica - una formazione militare composta da uomini provenienti da molte nazioni e inquadrata nell'esercito inglese - che ha combattuto al fianco dei partigiani. Vi siamo grati per quello che avete fatto per l'Italia, al pari di tutte le realtà che contribuirono alla liberazione: per questa ragione siete e sarete sempre a casa vostra in una piazza come questa. Come hanno sottolineato i rappresentanti dell'Anpi e il Sindaco Sala, chi contesta la vostra presenza nega la storia della Resistenza e il suo più intimo significato. Il 25 aprile è di tutti perché tutti noi godiamo dei frutti delle conquiste di settantadue anni fa": lo ha affermato il presidente del Senato Pietro Grasso, nel discorso pronunciato oggi a Milano in occasione della cerimonia celebrativa del 72°anniversario della Liberazione.

16:40 Una festa di tutti: una festa di pace e liberta', che unisce". Esordisce cosi' il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel suo discorso in occasione del 25 aprile. "Sappiamo che nella Resistenza sono confluite esperienze, idealita', visioni del mondo diverse. Alla Resistenza hanno partecipato donne e uomini che nella molteplicita'²dei punti di vista e nel confronto, anche aspro, tra idee diverse hanno saputo collaborare, hanno saputo lottare insieme per conquistare la liberta'² e hanno saputo costruire un'Italia migliore" ha proseguito il primo cittadino. E' la "diversita', anzi la liberta' di poter essere diversi", secondo Sala, "il bene piu' grande che la Resistenza ci ha donato", mentre cio' che e' escluso da una piazza come quella di oggi e' "la violenza e l'intolleranza". Milano, definita "amatissima", "anche in questa occasione dimostra di possedere quel qualcosa in piu' che la rende un modello per il Paese" ovvero la "responsabilita'²di indicare, la via del dialogo, dell'inclusione e della tolleranza a tutta Italia". La serie di eventi "Milano e' Memoria", che hanno coinvolto la citta' per l'intero anno con incontri, dibattiti ed eventi dedicati alla difesa della memoria e ispirati alla promozione dei valori dell'antifascismo sono "la dimostrazione concreta di quanto i valori della Resistenza siano radicati tra i milanesi" con l'auspicio che "non vengano mai a mancare questi insegnamenti". I saluti romani, definiti dal Sindaco "anticaglia" vengono associati "all'intimidazione, all'intolleranza, alla violenza contro chi si considera avversario politico, diverso o straniero, per finire a quelle forme di isolazionismo che, facendo finta di preoccuparsi del bene del popolo, lo rinchiudono nel recinto di paura alimentate ad arte". Resta alta dunque la "vigilanza nei confronti di queste odiose manifestazioni di archeologia politica"

17:00 "Non dobbiamo farci troppe illusioni, perché avremo vicino a noi chi non accetta che Milano ha scelto una volta per sempre di essere una città libera. Dall'anticaglia dei saluti romani all'intolleranza, alla violenza di chi si considera avversario politico, per finire a quelle forma di isolazionismo che, facendo finta di preoccuparsi del bene del popolo, alimentano paure create ad arte. Per cui manteniamo alta la vigilanza nei confronti di queste odiose manifestazioni di archeologia politica. Convinciamoci che la vera sconfitta di costoro sarà la capacità della nostra Milano di essere fedele con i fatti ai valori della Liberazione". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dal palco della manifestazione nazionale del 25 aprile in piazza Duomo. "Tolleranza, apertura e condivisione - ha aggiunto - sono i valori fondanti. Questi sono i nostri valori che affermiamo contro chi semina odio, paura e separazione. Noi continueremo a vivere senza muri". "Essere accoglienti non significa dare spazio a chi ne approfitta, ma è un dovere soprattutto umano e non prevede indulgenze contro i delinquenti", ha concluso Sala.

18:00 Nel corso della manifestazione del 25 aprile oggi a Milano e' stato arrestato un ragazzo italiano di colore, di circa 20 anni, in coda al corteo, perche' trovato con alcuni coltelli nello zaino. A dare la notizia il questore di Milano, Marcello Cardona, in un breve incontro con la stampa. Il ragazzo e' stato bloccato intorno alle 17.00 all'altezza dei bastioni di Porta Venezia ed ha evidenti disturbi mentali. Quindi e' stato portato in Questura. "Non ha nulla a che vedere con il terrorismo" ha detto il questore ma nei suoi confronti e' stata applicata la normativa antiterrorismo che prevede in questi casi che non si possa andare armati in manifestazione. Si tratta di un giovane non conosciuto dalla Digos ne' legato a centri sociali o altre organizzazioni politiche.

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