Milano, ancora disordini nel carcere minorile Beccaria: agenti colpiti con mattonelle - Affaritaliani.it

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Milano, ancora disordini nel carcere minorile Beccaria: agenti colpiti con mattonelle

La rivolta dei detenuti minorili: devastati celle e impianti di sorveglianza. Due celle sono state completamente devastate

di redazione

Disordini nel carcere Beccaria di Milano, la rivolta dei detenuti

Tensione alle stelle nella serata di ieri all’interno del carcere minorile Cesare Beccaria di Milano, dove un gruppo di giovani detenuti ha messo a soqquadro una sezione dell’istituto, distruggendo arredi e telecamere. A renderlo noto è il Si.N.A.P.Pe (Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria), che ricostruisce l’accaduto: intorno alle 20 di lunedì 7 luglio, quattro minori si sono rifiutati di rientrare nelle loro camere, avanzando richieste infondate, tra cui la consegna di sigarette.

Dopo numerosi tentativi di mediazione falliti, la situazione è rapidamente degenerata. I detenuti hanno danneggiato gravemente l’intera sezione, mandando in frantumi luci, suppellettili e impianti di videosorveglianza. Due celle sono state completamente devastate anche dopo che i soggetti più violenti erano stati contenuti.

Solo verso le 23, grazie all’intervento tempestivo della Polizia Penitenziaria – supportata anche da agenti richiamati d’urgenza pur non in servizio – l’ordine è stato ristabilito. "Un ruolo decisivo – sottolinea il sindacato – è stato svolto dal personale in missione, che ha affiancato i giovani agenti appena assegnati e ancora privi dell’esperienza necessaria per gestire situazioni di questo tipo".

Gli agenti di polizia penitenzaria aggrediti con frammenti di mattonelle

Il bilancio è pesante anche tra gli agenti. "Molti colleghi hanno dovuto ricorrere alle cure mediche dopo essere stati aggrediti con frammenti di mattonelle e parti divelte degli arredi", denuncia ancora il Si.N.A.P.Pe.

“Non si tratta più di episodi isolati – dichiara il Segretario Generale Roberto Santini – ma di una sfida costante all’autorità dello Stato nei penitenziari minorili. La carenza di strumenti adeguati e di personale esperto mette a rischio la sicurezza degli operatori. Servono interventi urgenti, normativi e strutturali, per restituire dignità e protezione a chi lavora in questi contesti estremi”.

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