A- A+
Milano
Milano, appello degli animalisti contro l'uso degli animali per accattonaggio

Milano, l'appello degli animalisti contro l'uso degli animali per l'accattonaggio

Le strade e le metropolitane di Milano e di molte altre città della nostra Nazione sono invase da animali “esibiti” letteralmente per l’accattonaggio": è l'accusa di Task Force Animalista, Zampette Felici Onlus e Anpana Milano.

Accattonaggio, la nota di Task Force Animalista, Zampette Felici Onlus, Anpana

La nota congiunta prosegue spiegando: "Non solo cani, spesso gatti e uccelli ai quali vengono tagliate le ali. La maggior parte di loro è seduta sul marciapiede, con un piattino davanti con dentro delle monetine, al fianco i presunti proprietari dei quali la maggior parte tossicodipendente o straniera. Senza fissa dimora con gravi problemi di dipendenza e alcolismo, non in grado di occuparsi del proprio benessere e impossibilitati di occuparsi del benessere altrui, tanto meno di esseri indifesi quali sono gli animali. Molte sono le persone dell’est che gestiscono il traffico di cani e altri animali al solo scopo di lucrare sulla loro pelle invadendo soprattutto le metropolitane, in quanto meno tracciabili perché nel “sottosuolo” e con più possibilità di fuga nel caso intervenissero organi di polizia. Si scambiano i cani a seconda della zona in cui accattonare, al solo scopo di acquisire più soldi possibili che, altrimenti, non verrebbero dai passanti mai dati se non ci fossero animali che “incutono pietà”. Un giro da milioni di euro.

Accattonaggio, il regolamento del Comune di Milano sull'uso dei cani

L'attacco delle tre associazioni prosegue: "Molti privi di permesso di soggiorno e documenti del cane falsificati o assenti. La figura romantica del clochard è riservata a pochi eletti che tutti noi conosciamo e aiutiamo e che, tendenzialmente, non chiedono soldi, hanno molta dignità e non sfruttano il loro “compagno di vita” esibendolo a scopo di lucro. Basterebbe che l’Art. 14 del Regolamento Tutela Animali del Comune di Milano si limitasse al primo punto, cioè quello del divieto assoluto di accattonaggio con animali. Il secondo punto, quello che specifica la specie esente dal divieto cioè il cane, è totalmente confutabile in quanto sprovvisto nel modo più assoluto di controllo, dunque alla mercé di speculatori e malfattori con un incremento massiccio del fenomeno. Che il chip e i documenti di “accattoni” e cani venga effettivamente controllato è impossibile in quanto mancano le pattuglie, servizi di controllo Istituzionale e lettori chip. Accade purtroppo a Milano, ma anche a Torino, a Genova e in molte altre città Italiane"

Quindi il racconto di un caso specifico risalente a pochi giorni fa: "Ci è capitato di imbatterci in Via Torino, pieno centro della nostra bella “Milano da bere”, in una giovane ragazza senza fissa dimora che appariva totalmente “assente”, appoggiata al muro, seduta sul marciapiede, teneva in una mano il piattino per elemosinare e nell’altra il cucciolo di “specie cane” di un paio di mesi che non dovrebbe nemmeno uscire di casa per evitare di contrarre malattie, se non dopo qualche settimana dal secondo vaccino".

L'appello degli animalisti: "Ecco perchè il regolamento del Comune di Milano è da cambiare"

Segue quindi un appello al Comune di Milano perchè sia modificato il regolamento comunale alla luce del fatto che le istituzioni ad oggi sono  "il più delle volte “assenti”, impossibilitate ad intervenire per mancanza di personale, di pattuglie, di lettori e di tutto ciò che permetterebbe un corretto adempimento di Legge, il Regolamento Comunale non sia ancora stato riformato. Per questo chiediamo che all’Art. 14 del Regolamento del Comune di Milano, affinché sia realmente tutelante, venga “asportato” nell’immediatezza il punto 2, vietando in toto l’uso di qualsiasi specie animale nella pratica dell’accattonaggio. Servirebbe inoltre che tale legge, così riveduta, venga applicata a livello Nazionale, non essendo così com’è allo stato attuale applicabile e controllabile".

"Nei nostri Comuni molte sono le aree dismesse che potrebbero essere riqualificate per ospitare animali e persone, dando così una valida alternativa alla strada. In memoria di Tara, cagnona di un ragazzo tossicodipendente che vive attualmente di espedienti ed elemosina, deceduta per inadempienza Istituzionale mesi fa, nonostante i nostri repentini solleciti di sequestro del cane in quanto defecava e vomitava sangue, ci auguriamo che venga al più presto vietata la pratica dell’accattonaggio con tutti gli animali a Milano e in tutta la Nazione"

Iscriviti alla newsletter
Tags:
accattonaggioanimalisticanimilano







Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.