Milano: approvata in Consiglio la delibera Daspo, ma la maggioranza è divisa
Undici le grandi aree della città in cui si applicheranno i daspo urbani
Milano: approvata in Consiglio la delibera Daspo. Maggioranza divisa
Il Consiglio comunale di Milano ha approvato il nuovo regolamento che amplia le aree dove la polizia locale puo' eseguire gli ordini di allontanamento per parcheggiatori abusivi, venditori abusivi, chi compie atti osceni, spacciatori e persone in stato di ubriachezza. La delibera e' stata approvata questa sera a Palazzo Marino, con 27 voti favorevoli, 5 contrari e 4 astenuti. Sul provvedimento, la maggioranza che sostiene il sindaco, Giuseppe Sala, per la prima volta si e' spaccata dopo quasi tre anni di amministrazione: se infatti hanno votato a favore anche i gruppi di opposizione di Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Lega, si e' invece staccato dal blocco dei favorevoli l'ala piu' a sinistra della maggioranza, con Milano Progressista e la capogruppo Anita Pirovano. Contraria anche Milano in Comune con Basilio Rizzo. Si sono astenuti Carlo Monguzzi (Pd), Manfredi Palmeri Matteo Forte e Alessandro De Chirico (Fi).
La delibera recepisce e integra i decreti sulla sicurezza a firma dei ministri dell'Interno, Marco Minniti prima e Matteo Salvini poi. Undici le grandi aree individuate: dai Navigli all'Arco della Pace, lungo corso Como fino a Gae Aulenti e corso Buenos Aires; dallo stadio di San Siro a Porto di Mare - boschetto della droga di Rogoredo compreso - , dall'ospedale Niguarda al retro della caserma Perrucchetti. Ma alcune aree sono collocate anche all'intero centro storico. Vengono poi individuati poi altri luoghi sensibili come le aree nel raggio di cento metri di distanza da scuole, aree verdi e parchi, monumenti, mercati: qui sara' possibile ai vigili dare gli allontanamenti, che - una volta recepiti dalla questura - potranno trasformarsi in Daspo urbani (provvedimento nelle mani del questore), ovvero divieti di permanenza su tutto il territorio della citta'.
"Siamo sempre stati fedeli alla maggioranza e a quest'aula, ma a livello politico questo provvedimento non ci convince perche' con la nostra azione di governo dobbiamo essere un'alternativa al governo di Roma e alle politiche del ministro dell'Interno, Matteo Salvini" ha spiegato Anita Pirovano, motivano il voto contrario. Il capogruppo Pd, Filippo Barberis invece motiva il voto favorevole e rivendica l'aver eliminato dal testo la parola "accattonaggio" che avrebbe lasciato spazio alla possibilita' di allontanare dalle aree sensibili anche i mendicanti: "Non vogliamo che si generino ambiguita' - ha detto in dichiarazione di voto - perche' non si va a perseguire la natura soggettiva o il disagio delle persone, ma atteggiamenti che impediscano la fruibilita' dei luoghi pubblici. E' una menzogna raccontare che le periferie rimangono fuori da questa delibera". Proprio su questo punto batte invece la Lega, con il capogruppo Alessandro Morelli: "Abbiamo votato a favore del titolo Daspo, perche' siamo interessati a dare piu' sicurezza ai nostri concittadini, peccato che nella realta' questa sia stata carnevalata che il sindaco Giuseppe Sala ha voluto come bandierina dimostrando ancora una volta di essere interessato piu' al centro che alle periferie. La maggioranza si e' spaccata al voto, ma e' solo una fiction perche' entrambe le parti non hanno alcuna ragione per volere piu' sicurezza in citta'".
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