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Milano, bambino di 2 anni ucciso in casa. Padre confessa. VIDEO
Milano: bambino di due anni ucciso a San Siro

Milano: bambino di 2 anni ucciso in casa, il padre confessa


Ha ammesso di aver picchiato il suo bambino, anche se ha detto che non avrebbe mai pensato che quei colpi lo avrebbero potuto uccidere. Ha confessato, davanti al pm Giovanna Cavalleri, Aljica Hrustic, il 25enne di origini croate arrestato ieri per l'omicidio del figlio Mehmed di 2 anni e 5 mesi.


L'uomo ha ammesso davanti al magistrato di aver percosso il piccolo, dopo aver confessato anche ieri davanti agli investigatori. Nelle prossime ore Hrustic sarà interrogato anche dal gip nel carcere di San Vittore e ha ricostruito in maniera coerente la vicenda. Dopo aver capito che il bambino non respirava più, il padre è fuggito dalla casa dove vive con la moglie 23enne, incinta del quinto figlio. 

 


 

Due ore dopo il delitto, avvenuto intorno alle 3 del mattino, l'uomo ha chiamato il numero di emergenza 112 e ha dato l'allarme. Quando la polizia è arrivata ha trovato la giovane mamma accanto al corpicino del piccolo. Il pm ha chiesto la convalida del fermo di Hrustic e il gip Valerio Natale deciderà sulla misura cautelare in carcere dopo l'interrogatorio. 

Bambino di 2 anni ucciso in casa: i precedenti episodi di violenza

Sul corpo del piccolo sara' svolta l'autopsia. Nel frattempo si analizzano particolari relativi alla famiglia: il padre, 25enne e la madre, anche lei giovanissima (23 anni) e incinta, avevano gia' 4 figli. Una situazione caratterizzata da altre violenze: la settimana scorsa, stando alla versione di alcuni testimoni, il padre aveva avuto una violenta lite con la moglie, culminata con la rottura di un vetro. Hrustic aveva infatti - si racconta - una mano fasciata. Gia' in precedenza inoltre aveva avuto una lite nei locali della tabaccheria di fronte alle palazzine occupate con un vicino contro il quale si era scagliato violentemente, sebbene abitasse nella via da appena due mesi. I vicini raccontano di violenze precedenti sia contro la moglie che contro i bambini e di uso di droga da parte del 25enne. Il dirimpettaio della famiglia avrebbe visto questa mattina una chiazza di sangue nella casa dove e' avvenuta la tragedia. Il medico legale, da un primo esame, avrebbe individuato diverse lesioni sul corpo del bambino ma nessuna apparentemente mortale.

 


 

 

Due figlie affidate ai servizi sociali

Le due figlie con le quali Aliza Hrustic e' fuggito dopo avere ucciso il loro fratellino hanno tre e un anno e sono state affidate ai servizi sociali. Il piccolo di due anni ucciso era dunque il penultimo figlio della coppia. Hrustic e' nato in Italia, a Firenze, ed ha un precedente per riciclaggio risalente al 2016, forse da ascrivere ad un cambio di targa di un veicolo rubato. La moglie, invece, contro la quale al momento non ci sono accuse, ha molti precedenti per reati contro il patrimonio e furti. I due vivevano nell'appartamento occupato da poco, e trovato da chi e' intervenuto in scarse condizioni igieniche. Sebbene il 25enne sia stato descritto da molti vicini come un uomo violento, non risultano alla polizia precedenti interventi per maltrattamenti in famiglia. Nel momento in cui e' stato rintracciato si trovava nell'appartamento del Giambellino con altre persone, probabilmente ignare di quanto avesse fatto poco prima; non ha opposto resistenza.

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