Milano
Milano, Bernardo: "Partecipiamo per vincere, ma no a una campagna urlata"

Prime parole da candidato sindaco ufficiale del centrodestra per Luca Bernardo: "Questa coalizione ha la solidità per trionfare a Milano"
Milano, Bernardo: "Partecipiamo per vincere, ma no a una campagna urlata"
"Non corriamo per partecipare ma per vincere": le prime parole di Luca Bernardo da candidato ufficiale del centrodestra per Milano lanciano la sfida a Beppe Sala. Il primario di Pediatria del Fatebenefratelli, dopo l'investitura ufficiale di ieri, si dice sicuro che "questa coalizione ha la solidita' per trionfare a Milano". "Ho vissuto il covid e conosco la sanita' -ha detto intercettato dai cronisti all'uscita dall'ospedale -, utilizzero' la mia competenza per curare la citta'". Su Giuseppe Sala parla di "grande rispetto per l'avversario; la mia sara' campagna elettorale non urlata". Albertini vice? "Decidera' la coalizione ma tutte le personalita' di cui si e' parlato come possibili candidati sindaci daranno una mano".
"Sala? Il voto è insufficente"
Intervistato dal Corriere, Bernardo ha dato all'avversario Sala un voto "insufficiente. Soprattutto in ambito sociale, non mi pare proprio che abbia fatto tutto quello che poteva essere fatto. Ha ragione Feltri, le piste ciclabili vanno fatte in sicurezza e non come le han tracciate finora". Le periferie della citta' "le conosco benissimo perche' vado in giro a visitare i pazienti e da 20 anni faccio attivita' di prevenzione, formazione e cura nelle scuole e nei quartieri". E sulle possibili ingerenze dei leader di partito nella sua campagna elettorale: "la mia candidatura nasce dalla societa' civile, ma se i leader fossero al mio fianco in campagna elettorale per me sarebbe un grande regalo", ha spiegato Bernardo.
In un'intervista al quotidiano La Repubblica il pediatra ha invece sottolineato che Milano dovrebbe cambiare puntando "sulla tecnologia, l'innovazione, l'economia degli spazi. Non possono essere solo verdi, ma anche a misura d'uomo. Milano deve essere sempre piu' aperta non solo verso il futuro. Bisogna rilanciare le fiere che sono andate in crisi per colpa del Covid. Ripensare a una citta' che cammini dal quadrilatero della moda alle periferie, ma anche viceversa. Il problema di Milano e' che molti cittadini non si sentono ascoltati", ha aggiunto. In questi mesi di campagna elettorale Bernardo pensa di farsi conoscere dai milanesi "girando la citta' palmo a palmo e ascoltandoli. Facendo il pediatra ho imparato a fare le diagnosi sul perche' un bambino piange ascoltando le mamme", ha concluso.
Roggiani (Pd): "Bernardo ha già cambiato idea su Sala?"
"Quattro giorni fa Bernardo promuoveva Beppe Sala a pieni voti, apostrofandolo come un "bravo sindaco", oggi lo stesso Bernardo gli dà l'insufficienza. E quindi, a quale Bernardo dobbiamo credere? Ad essere un po' maliziosetti sembrerebbe che sia stato qualcuno a suggerirgli la seconda versione. Forse Salvini e i suoi gli hanno detto di abbandonare i toni morbidi e garbati e di attaccare l'attuale amministrazione e il sindaco per guadagnare notorietà. Non una partenza con i fiocchi, insomma, se pensiamo che ha pure ipotizzato di fare il sindaco nel pomeriggio, per continuare a fare il medico al mattino. Noi, ad ogni modo, alle parole preferiamo i fatti, per questo andiamo avanti a dimostrare il lavoro fatto e a progettare quello ancora da fare per Milano e per i milanesi".