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Milano, ingressi bloccati per protesta: blitz notturno all'Ufficio scolastico

Milano, ingressi bloccati per protesta: blitz notturno all'Ufficio scolastico

Un blitz notturno per mettere catene simboliche all'ufficio scolastico regionale di Via Polesine a Milano. Prosegue cosi' la protesta degli studenti contro la didattica a distanza imposta alle superiori come misura di contenimento del contagio Covid. Questa notte un gruppo di ragazzi, riuniti sotto la sigla "Comitato in difesa della scuola" ha bloccato gli ingressi dell'ex provveditorato con il motto: "Vi chiudiamo fuori come voi avete chiuso fuori noi". Sui cancelli dell'ufficio sono anche comparsi - oltre a catene e lucchetti - cartelli con la scritta: "Chiuso per incompetenza". Il Comitato in una nota spiega: "A noi viene negata la possibilita' di frequentare il luogo che dovrebbe arricchirci culturalmente e umanamente. Voi che invece avreste il dovere di prendere decisioni per il nostro futuro vi limitate a miseri giochi di potere per difendere qualche colore politico o poltrona", rivolgendosi a chi ha deciso di rimandare le lezioni in presenza alle superiori.

Alla classe dirigente rimproverano "8 mesi di immobilismo: siamo ancora costretti a chiedervi piu' spazi, piu' trasporti, piu' assunzioni, piu' sicurezza, piu' soldi... Le stesse rivendicazioni di maggio". Un richiamo anche alle "occupazioni degli ultimi giorni" in vari istituti superiori della citta': "e' arrivato il momento che i giovani si riprendano i loro diritti, il loro presente e il loro futuro. L'azione di questa notte, promossa dal Comitati in Difesa della Scuola, vuole essere un chiaro atto di attacco e denuncia a una classe politica divisa e senza prospettiva sociale". Infine un ulteriore annuncio: "Saremo noi a occuparci della scuola. Restate a casa voi che molteplici volte vi siete dimostrati incapaci, lasciate spazio e possibilita' di fare a parsone il cui sguardo e' volto verso il futuro. Il futuro di noi studenti". 

Scuola, proteste anche al Parini e al Carducci

Occupato un altro liceo della citta', questa volta è il turno del Parini, nei pressi di Brera. Si tratta della sesta occupazione in poco piu' di una settimana. "Oggi noi studenti e studentesse del Parini abbiamo deciso di rientrare a scuola, perche' sono ormai troppe le volte in cui le istituzioni ci hanno preso in giro rimandando il ritorno in presenza e non prendendo provvedimenti sufficienti per garantire il rientro in sicurezza - si legge sui social del Collettivo Rebelde del liceo Parini -. Siamo tornati perche' vogliamo una scuola in presenza e in sicurezza anche in zona rossa". Proseguono le proteste degli studenti delle scuole superiori milanesi contro la didattica a distanza. Verso le sette del mattino una trentina di studenti del liceo classico Parini in via Goito sono entrati a scuola e hanno occupato il cortile. “Non abbiamo avuto problemi, il preside evidentemente sapeva già dell’iniziativa e siamo riusciti ad entrare tranquillamente. Ora stiamo svolgendo la didattica a distanza con i nostri banchi dal cortile”, ha spiegato Simone, uno degli occupanti. L'intenzione degli occupanti è di passare la notte all’interno della scuola. Nel frattempo in via Beroldo all’esterno del liceo classico Carducci, è in corso un sit-in.

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