"Milano, palazzo del ghiaccio Agorà in condizioni raccapriccianti" - Affaritaliani.it

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"Milano, palazzo del ghiaccio Agorà in condizioni raccapriccianti"

Il sopralluogo di Sardone, Piscina e Binda (Lega) nell'impianto chiuso dal 2023 ed in forte stato di degrado. Il Comune di Milano attende a giorni il progetto di riqualificazione. FOTO

di redazione

"Milano, palazzo del ghiaccio Agorà in condizioni raccapriccianti"

“Le condizioni dello storico palazzetto del ghiaccio Agorà sono raccapriccianti”, scrivono in una nota Silvia Sardone, Samuele Piscina e Giovanni Binda della Lega milanese, dopo un sopralluogo all’interno della struttura di via Ciclamini. L’impianto, chiuso dal 2023, è finito al centro di un nuovo caso politico, tra denunce di degrado e abbandono, polemiche sulle Olimpiadi e accuse all’amministrazione comunale.

Secondo gli esponenti leghisti, l’interno dell’Agorà sarebbe in “condizioni pietose”, con segni evidenti di occupazioni recenti, danni strutturali, rifiuti e segni di due incendi avvenuti nel giro di pochi giorni. “Purtroppo – scrivono – da anni questo impianto comunale è inutilizzato e abbandonato. Spogliatoi, gradinate e pavimenti sono devastati. È uno scandalo a pochi mesi dai Giochi olimpici invernali 2026”.

Nel mirino il sindaco Beppe Sala: “È l’ennesima prova dell’incapacità della giunta. L’hockey è scomparso da Milano, e i giovani devono andare a praticarlo fuori città. I residenti sono esasperati, anche perché nelle vicinanze ci sono scuole”. La Lega chiede un intervento immediato: “Serve una guardiania stabile per evitare nuove occupazioni e vandalismi, ma soprattutto serve una vera svolta: l’Agorà deve tornare alla città”.

Il Comune di Milano attende a breve il progetto di riqualificazione

E' previsto dal Comune un progetto di riqualificazione dell'impianto. Così appena sette giorni fa aveva infatti spiegato a MiaNews l'assessore allo Sport Martina Riva: “Siamo partiti col dire che il progetto sarebbe arrivato nei primi mesi del 2025 e siamo nei tempi. Oggi è stata anche costituita la società che lo presenterà”. L’intenzione del Comune è quella di mantenere la destinazione originaria della struttura: “Abbiamo l’obbligo di insistere perché lì dentro resti il ghiaccio. Le richieste per altri usi non sono mancate, ma l’obiettivo è chiaro, anche in vista delle Olimpiadi”.

L’assessora non ha nascosto le criticità: “È uno dei progetti più complessi degli ultimi anni a Milano. In passato l’impianto è stato gestito male, e ciò ha creato ostacoli anche per i progettisti. Ma non c’è nessuna intenzione di mollare”. Il progetto è atteso a giorni a Palazzo Marino. Quanto alla riapertura, non c’è ancora una data certa. L’obiettivo resta quello di rimettere in funzione l’impianto “il prima possibile”, non solo per motivi sportivi, ma anche per garantire la sicurezza dei cittadini e ridurre il rischio di nuovi incendi. “L’Agorà ha fatto la storia degli sport del ghiaccio a Milano – ha concluso l’assessora – e merita una nuova stagione”.

 

 








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