Milano
Milano torna a registrare all’anagrafe i figli delle famiglie arcobaleno
Dopo la sentenza della Consulta, il Comune riapre le registrazioni anagrafiche per i figli di coppie omogenitoriali. Sala: “Un buon passo, semplifica la vita alle famiglie”

Dal profilo Instagram di Gaia Romani
Milano torna a registrare all’anagrafe i figli delle famiglie arcobaleno
Il Comune di Milano tornerà a registrare all’anagrafe i figli di coppie di mamme. L’annuncio arriva in seguito alla recente sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionali tutte le impugnazioni che avevano rimosso dai certificati di nascita il cognome della madre intenzionale. “La sentenza ha efficacia anche retroattiva. - scrive l'assessora ai Servizi civici Gaia Romani su Instagram -È una notizia di cui gioiamo con le tante famiglie che, finalmente, non avranno più paura, non dovranno più subire il ricatto dell’adozione, non dovranno più aspettare i tempi dei tribunali, o la disobbedienza civile del Comune di turno. Vi aspettiamo in anagrafe, finalmente”.
Nel 2023, il Comune aveva smesso di registrare i figli delle coppie omogenitoriali formate da due donne, adeguandosi al blocco imposto dal Viminale sulle trascrizioni anagrafiche. Con la nuova pronuncia della Consulta, sarà ora possibile regolarizzare anche le situazioni rimaste in sospeso.
Il commento di Sala: “Un buon passo, semplifica la vita alle famiglie”
Il sindaco Beppe Sala ha commentato: “Mi pare un buon passo, anche perché essendo un'esigenza, prima cosa facevano le mamme? Provavano la via dell'adozione, che è una via impervia. Questa cosa semplifica molto, quindi dal mio punto di vista sono d'accordo”.
Infine, sul tema del Pride, al quale il Comune ha concesso il patrocinio mentre la Regione Lombardia no, Sala ha dichiarato: “Non vedrei veramente motivi per non concederlo, stiamo parlando di diritti. Non necessariamente devono essere condivisi i comportamenti, gli atteggiamenti, ma rispetto a una manifestazione pacifica, in cui i toni sono molto civili, non c'è niente che può essere commentato in maniera negativa, non vedo perché non si possa dare il patrocinio”.