Milano
Milano, sono ripartite le consegne dei corrieri Esselunga
Riprese le consegne, ma senza salire ai piani. Segnale distensivo nella vertenza con i sindacati. Il 6 maggio il tavolo nazionale. Filt-Cgil: “Servono tutele e riconoscimenti concreti”

Milano, sono ripartite le consegne dei corrieri Esselunga
La svolta il 3 maggio: Esselunga ha sospeso la cassa integrazione per gli oltre 200 lavoratori impiegati nel magazzino di via Dione Cassio a Milano. Un gesto distensivo nel pieno della vertenza aperta con i sindacati, dopo lo sciopero proclamato da Filt-Cgil il 18 aprile che aveva bloccato il servizio di consegna della spesa a domicilio nel capoluogo lombardo.
Con la sospensione della cassa i corrieri sono tornati in servizio, ma nel pieno rispetto del contratto: niente consegne al piano, salvo casi di fragilità certificata. La protesta è rivolta non direttamente contro Esselunga, ma contro le tre aziende di logistica a cui si affida per il servizio: Brivio & Viganò, Cap Delivery e Deliverit.
Le rivendicazioni dei driver Esselunga
Come ricorda Milano Today, i driver chiedono condizioni di lavoro più dignitose, a partire da una distribuzione equa degli straordinari, maggiore attenzione alla sicurezza dei mezzi – spesso sovraccarichi – e il riconoscimento economico del servizio di consegna ai piani, oggi svolto senza indennità. Chiedono inoltre un compenso aggiuntivo per le trasferte in comuni diversi da quello di assegnazione. Attualmente, i corrieri effettuano circa 10mila consegne al giorno, lavorano in media 26 giorni al mese e per una decina di giornate affrontano doppi turni.
Verso il tavolo di trattativa nazionale
Il confronto ora si sposta sul piano nazionale: per martedì 6 maggio è previsto un tavolo con la partecipazione delle principali sigle sindacali. Tuttavia, il nodo principale resta in Lombardia, dove lavorano oltre 700 dei circa 1.200 corrieri impegnati nella rete logistica Esselunga. Nel frattempo, è stato sciolto anche il presidio organizzato davanti alla sede di Pioltello. Resta alta l’attenzione sul percorso negoziale, che dovrà affrontare temi strutturali legati alla dignità e alla sostenibilità del lavoro nella filiera della consegna a domicilio.