Milano
Milano, Sala si candiderà. Niente indecisioni. Ma Pisapia…
di Fabio Massa
Chi lo conosce bene può raccontare che Giuseppe Sala non è negativo sulla sua candidatura e che soprattutto non è né gelido né arrabbiato. Semplicemente, secondo quanto può riferire Affaritaliani.it, vuole capire bene i dettagli di un quadro di riferimento complesso, nel quale, come avrebbe detto ai suoi, “non si capisce chi è il punto di riferimento”. Ovviamente c’è il Pd, che con Pietro Bussolati e Alessandro Alfieri sta cercando di fare da regista. Ma il problema non sono i democratici.
Le primarie sono nei fatti, e il rischio che non si facciano non esiste. Il problema si chiama Giuliano Pisapia. E’ evidente a tutti che Giuseppe Sala non è il candidato del sindaco. Così come è evidente, e questo è il problema, che nessun altro è il candidato del sindaco. E quindi, il primo cittadino traccheggia, fa un balletto strano nel quale un giorno predica grande stima per il manager e il giorno dopo lo definisce “tecnico” e non “civico”. I suoi, da sinistra, sono molto nervosi.
Non è un segreto che in Sel e tra gli arancioni di Franco D’Alfonso il malumore per le conseguenze dell’azione di mancata ricandidatura del sindaco, non concordata e soprattutto non gestita in alcun modo per una qualche tutela sia di Sel che degli arancioni, cresce di giorno in giorno. “Se siamo in questa situazione la colpa è del sindaco”. Più che una frase, è un refrain che nessuno in pubblico può pronunciare ma che proprio nelle platee di quelli che celebrano il “modello Pisapia” ricorre con una virulenza quasi preoccupante.
Di fronte a questo Pisapia ondeggia, balbetta. Non sa che cosa fare: se investire il Delfino, se uccidere il Delfino, se ignorare il Delfino. E così fa un po’ tutte e tre le cose. In attesa di capire che cosa vorrà fare anche lui per se stesso. Perché se vorrà fare il leader della “cosa rossa” che nascerà a sinistra del Pd, Sel non accetterà traccheggiamenti o infingimenti. Del resto, per essere leader qualche parola chiara bisogna dirla. Inutile dire che Pierfrancesco Majorino non aspetta altro.
@FabioAMassa