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Milano, tensione tra Lega e militanti di Macao. FOTO

Milano, tensione tra Lega e militanti di Macao

Tensione ieri sera tra esponenti della Lega e militanti del centro sociale Macao in viale Molise a Milano. Ricostruisce i fatti il commissario provinciale del Carroccio Stefano Bolognini: "Durante il nostro presidio in Viale Molise, davanti alle palazzine Liberty occupate da immigrati, i militanti del centro sociale Macao prima ci hanno insultati pesantemente e poi hanno cercato di aggredirci fisicamente. Noi eravamo lì per chiedere al Comune di sgomberare questi edifici dopo la violenta rissa tra immigrati dell’altra notte. Qui dormono oltre un centinaio di immigrati irregolari, molti dei quali delinquenti. Non è accettabile che il Comune lasci queste strutture in queste condizioni, consentendo a centri sociali e clandestini di occuparle in totale libertà”

“I centri sociali – commenta Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale della Lega - contano sulla benevolenza del Comune che vorrebbe regolarizzare, in maniera scandalosa, la loro presenza in quello stabile. Sanno che la Lega si oppone ai loro abusi e illeciti. Per questo oggi hanno cercato di aggredirci, dopo insulti di ogni tipo. Per loro, evidentemente, quell’area deve essere, per sempre, fortino dell’illegalità tra feste abusive e presenza di immigrati clandestini, molti dei quali spacciatori. Non possiamo sopportare questi atteggiamenti e chiediamo per l’ennesima volta al Comune di sgomberare queste palazzine e lanciare un progetto serio di riqualificazione che non passi attraverso la presenza dei delinquenti del Macao. Stiano sereni i compagni del Macao, non ci facciamo intimorire e andiamo avanti”.

Aggiunge il coordinatore lombardo Fabrizio Cecchetti: "Un'altra aggressione ad un gazebo della Lega a Milano da parte dei soliti noti dei centri sociali, in questo caso il centro sociale Macao, con un tentativo di aggressioni fisiche ai danni dei nostri esponenti, cui ovviamente va la mia solidarietà, che stavano tenendo un pacifico e democratico presidio di protesta in viale Molise dopo le risse degli scorsi giorni con tre accoltellati. Verrebbe da dire nulla di nuovo, perché ormai siamo abituati ad essere bersaglio di questi fascisti rossi, di chi antepone la violenza e la minaccia al confronto dialettico, di chi preferisce le botte alle parole. Confido che tutta la sinistra milanese, a cominciare dal loro capo Giuseppe Sala, prenda le distanze da questi personaggi".

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