Milano

Milano, Truppo (FdI): "Sala piange miseria, ma se si vuole i soldi si trovano"

di Riccardo Rubeis

Iniziata a Palazzo Marino la discussione sul bilancio 2023. Migliaia di emendamenti dal centrodestra. L'intervista al capogruppo FdI Riccardo Truppo

Milano, Truppo (FdI): "Sala piange miseria, ma se si vuole i soldi si trovano"

"Ci sono tanti soldi disseminati per attività che non sembrano prioritarie. Piangono miseria ma se vogliono i fondi li trovano". Riccardo Truppo è il capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Marino. Ieri in Aula è iniziata la discussione sul bilancio 2023 del Comune di Milano e il centrodestra, che ha avanzato migliaia di emendamenti, non intende fare sconti. Soprattutto sui centri estivi: "In un bilancio di 4 miliardi di euro non trovare un milione e mezzo o due milioni per attivarli, vuol dire non aver presente le esigenze delle famiglie milanesi".

Truppo, cosa non la convince?
Nel bilancio, in quota Welfare, Giovani e Formazione, sono disseminate voci legate a una serie di attività per far politiche spesso ideologiche sul territorio. Ci sono 300mila euro destinati a educazione di prossimità, che non si capisce cosa vuol dire, se non fare attività che servono alla maggioranza per mantenere le redini delle associazioni. Oppure 800mila euro per la dispersione scolastica che a Milano è una piaga, ma meno rispetto ad altre zone d'Italia.

E poi?
Ci sono una serie di questioni che porremo, legate a prese di posizioni politiche che non presuppongono spesa economica: non potranno dire che non ci sono i soldi. I 60 lavoratori di Sea ceduti a una nuova società che verrà venduta sul mercato, per esempio, hanno depositato un esposto alla Corte dei Conti denunciando una serie di irregolarità, le stesse che abbiamo denunciato noi da mesi. Non sono mai state prese in considerazione perché sanno che con quelle premesse si potrebbe bloccare l'operazione. In attesa della pronuncia della Corte ho chiesto di fermare il bando per la vendita.

Capitolo trasporti. Come si aumentano i ricavi di Atm?
Atm viene raccontata dal sindaco Giuseppe Sala come ingestibile dal punto di vista economico. A fine anno avremo il rinnovo del contratto di servizio. Noi chiediamo che ci sia l'impegno a non spacchettare Atm e a non cederla sul mercato, rovinando un gioiello fino all'altro ieri ritenuto un unicum nazionale. Piuttosto andrebbe approfondito il tema degli abbonamenti: abbassare il costo degli annuali potrebbe provocare un ampiamento importante dell'utenza, e si potrebbero far quadrare i conti alzando il prezzo del biglietto singolo. Servirebbe un tavolo di approfondimento dove ipotizzare un business plan.

È prevista anche l'estensione della sosta oraria a pagamento in periferia e il pass sosta a pagamento per la seconda auto.
Ci sembra assurdo che queste politiche non siano ampiamente anticipate e spiegate alla cittadinanza. Arrivano delibere di giunta dall'oggi al domani che inseriscono tassazioni occulte senza che i cittadini possano organizzarsi. Su Area B abbiamo ancora la delibera di iniziativa popolare che a breve dovrebbe ricevere l’avallo. Su Area C e sui parcheggi riteniamo che il sistema sia già abbastanza oppressivo e che non si debba andare oltre.

Il Comune chiede soldi al governo per far quadrare i conti.
Il governo Meloni, destinando l'80% delle risorse per fronteggiare i rincari energetici, ha dimostrato che in un bilancio di guerra si può comunque fare politica. Qui, invece, sembra un esercizio di pura aritmetica. Abbiamo già dimostrato che non serve fare una conferenza stampa - come quella fatta da Sala per chiedere soldi per i centri estivi - visto che ora i fondi sembrano usciti fuori. Questa la riteniamo già una vittoria del centrodestra. Insisteremo affinché nessuna domanda rimanga esclusa. Sala, poi, chiede fondi al governo, ma intanto siamo passati da 230 a 300 milioni di introiti previsti dalle multe.







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