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Milano Unita boccia il protocollo sulla movida firmato da Sala
Paolo Limonta

Milano Unita boccia il protocollo sulla movida firmato da Sala

"Bocciamo il Protocollo sulla movida siglato ieri: la socialità non è una minaccia da sorvegliare con i vigilantes. Quando si affronta il tema della movida bisogna ripensare a una socialità inclusiva e allo sviluppo del territorio, dove i servizi culturali e ricreativi non siano concentrati nel centro e le periferie non siano solo quartieri dormitorio".

Così in una nota Milano Unita, lista che appoggia il sindaco Giuseppe Sala alle prossime elezioni e candida l'assessore all'Edilizia Scolastica Paolo Limonta. "Milano Unita promuove una visione di città improntata alla partecipazione politica e sociale, non come uno spazio di ordine pubblico (o addirittura privato) in mano al mercato e al consumo. - spiega il comunicato - Per questo, non siamo soddisfatti del Protocollo sulla Movida, che risponde al bisogno di socialità e relazione con forme securitarie di governo del territorio. Mentre distese di tavolini invadono lo spazio pubblico, la socialità diventa una minaccia da sorvegliare impiegando vigilantes privati, in nome di un’idea di decoro e di sicurezza non meglio chiarite. Tutto ciò a danno degli abitanti più giovani e più poveri della città, ulteriormente spinti ai margini dei confini urbani, e senza aver avuto alcuna interlocuzione con i comitati dei cittadini e i sindacati. Noi crediamo che una città 'a 15 minuti' non possa essere organizzata in pochi poli attrattivi, dove si concentrano i servizi culturali e ricreativi, e tante periferie-dormitorio, dove non esistono spazi di socialità e di ritrovo. Il tema della movida infatti mette al centro la necessità di ripensare uno sviluppo del territorio all'insegna della qualità della vita, in centro e in periferia, e non a politiche di repressione dei comportamenti sociali".

"Il Protocollo, oltretutto, garantisce l’applicazione di un contratto 'pirata', alternativo all’idea di Lavoro Buono che da mesi stiamo promuovendo con la nostra campagna. Immaginiamo, infatti, che i lavoratori impegnati nella sicurezza saranno loro stessi precari, sottopagati e senza alcuna sicurezza nel lavoro. Chiediamo di rivedere il protocollo mettendo al centro il dialogo e la partecipazione delle parti non ancora coinvolte, per una città che promuova la socialità inclusiva, senza ricorrere a pratiche securitarie e discriminatorie", conclude la lista schierata per la rielezione del sindaco Sala.

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