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Milano da vedere
La Galleria e la caduta fatale. Architetto muore e passa alla Storia

I primi passi furono mossi nel 1859, dopo la liberazione della città degli austriaci. La Municipalità di Milano sentì e assecondò il bisogno di rinnovamento di Piazza Duomo che allora non era all'altezza di una città che puntava al primato nell'Italia post-unitaria.

L'idea era quella di ridefinire una nuova fisionomia monumentale per la piazza, e, nel contempo, creare un punto di passaggio con una funzione prevalentemente commerciale tra Piazza Duomo e Piazza della Scala; e così nel 1860 il municipio, sotto la guida del Sindaco Antonio Beretta, indisse un primo concorso di suggerimenti aperto alla cittadinanza. Da qui si cominciarono a definire quali dovevano essere le linee generali del progetto. L'anno successivo fu la volta del secondo concorso, che vide spiccare con le sue idee l'ingegnere ed architetto emiliano Giuseppe Mengoni, tant'è che vinse il terzo ed ultimo concorso con un progetto che fu ufficialmente approvato solo nel 1864.

Sin da subito si presentò un ostacolo non indifferente: la portata economica per la realizzazione della galleria, che fu risolta grazie al sostegno dei capitali esteri e all'aiuto di Mengoni, che ebbe l'idea di ricercare e costituire una società appaltatrice dei lavori con cui la Municipalità stipulò un contratto di esecuzione nel 1865.

Lo stesso anno si celebrò una maestosa cerimonia in occasione del posizionamento della prima pietra, a cui partecipò il dedicatario dell'opera, il Re Vittorio Emanuele II. Nonostante il brutto tempo, come documentato dalle fotografie, alla cerimonia accorsero e intervennero moltissimi cittadini e rappresentanze: questa cerimonia-rituale diede inizio alla realizzazione di una grande opera.

Il cantiere contava circa 1000 persone presenti ogni giorno, dal manovale al pittore. Nel 1867 si cominciava a decorare la Galleria: pavimenti ricoperti di mosaici di marmo, le allegorie delle Quattro parti del Mondo e delle Attività Umane nell'Ottagono, ventiquattro statue in gesso degli Illustri Italiani ed altri stucchi che rendono tutt'oggi, tutto questo, una meraviglia. La Galleria conta in tutto 4 piani dal pian terreno, alle meravigliose terrazze da cui osservare Milano.

A poco più di due anni dalla cerimonia per il posizionamento della prima pietra, si celebrava la cerimonia per l'inaugurazione della Galleria, che poteva dirsi terminata ad eccezione dell'Arco di ingresso di Piazza Duomo, che doveva ricalcare un Arco di Trionfo. Quest'ultimo fu terminato ben dieci anni dopo a causa una serie di disguidi amministrativi e finanziari ed un ritardo nella consegna dei progetti da parte del Mengoni, il quale si assunse anche l'onere di coprire personalmente una parte dei costi per la sua realizzazione. Mengoni morì cadendo da una delle impalcature nel dicembre del 1877 a pochi giorni dal termine dei lavori, non vide mai realizzata completamente la sua grande impresa.

Camminando all'interno della galleria, si percepisce ancora l'ardito ed elegante connubio di materiali e stili che la compongono: ferro, vetro, marmi, gesso, stucchi e cementi decorativi, gli stemmi delle principali città italiane, le statue degli Illustri, ancora le grandi vetrate dei negozi al pian terreno.

Quindi i passi successivi li muoviamo noi, passeggiando tra la miriade di turisti che la attraversano ogni giorno, assaporando un caffè in uno dei bar storici e ammirando l'imponenza di questa meravigliosa costruzione, talvolta buttando anche un occhio verso l'alto..

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