Mirabelli (Pd): "Meloni mette in difficoltà Milano pensando di conquistarla, ma non sarà premiata" - Affaritaliani.it

Milano

Mirabelli (Pd): "Meloni mette in difficoltà Milano pensando di conquistarla, ma non sarà premiata"

Il senatore dem condivide le riflessioni di Sala, ma avverte: "Dobbiamo essere all'altezza della sfida. E ridurre le disuguaglianze. Azione? C'è una alleanza larga di cui fanno parte tutti i riformisti". L'intervista

di Nicolo Rubeis

Mirabelli (Pd): "Meloni mette in difficoltà Milano pensando di conquistarla, ma non sarà premiata"

A Milano "c'è un'alleanza larga di cui fanno parte i riformisti a pieno titolo e da qui si riparte. Non credo sia possibile che Azione scelga una coalizione alternativa sui contenuti" commenta il senatore del Pd Franco Mirabelli. L'esponente dem condivide anche le parole del sindaco Beppe Sala che ha consigliato al centrosinistra di non fare nomi di possibili futuri candidati almeno fino a dopo le Olimpiadi. "Oggi la città è internazionale anche se non va tutto bene. Dobbiamo rivendicare i risultati ottenuti su mobilità, educazione sociale e politiche pubbliche" ma lavorare "per ridurre le diseguaglianze".  L'intervista di Affaritaliani.it Milano.

Mirabelli, come è cambiata la città con il centrosinistra? Il modello Milano va difeso o servirà discontinuità?

Contrariamente alla narrazione della destra, grazie alle scelte del governo di centrosinistra Milano è cambiata in meglio, è una città internazionale più bella, più giusta e vivibile. Non va tutto bene e la crescita della metropoli porta con sé nuovi problemi da affrontare. Si tratta soprattutto di investire i frutti della crescita per ridurre le diseguaglianze. Credo che dobbiamo rivendicare i risultati ottenuti su mobilità, educazione sociale e politiche pubbliche. E farlo con orgoglio.    

Il centrodestra parte in svantaggio ma sembra crederci e vuole allargare la coalizione. 

Ieri, durante un evento del Pd in città, il sindaco Sala ha sottolineato due cose evidenti. Ossia che il governo Meloni sta togliendo risorse ai Comuni e che, per la prima volta, un esecutivo si disinteressa di Milano con l'idea di mettere Milano in difficoltà pensando di poterla conquistare. Un governo che abbandona la città non sarà premiato, anche se noi dobbiamo essere all'altezza della sfida per confermarci. 

Quanto sarà importante, per il centrosinistra, tenere dentro anche i riformisti soprattutto in una città come Milano? E cosa si sente di dire agli amici di Azione corteggiati da Forza Italia e dal centrodestra? 

Dobbiamo partire dalle forze che governano Milano. C'è un patrimonio comune da cui cominciare insieme per costruire le idee per il futuro. C'è un'alleanza larga di cui fanno parte i riformisti a pieno titolo e da qui si riparte. Azione è parte della coalizione che governa Milano, non credo possibile il fatto che scelgano alleanze alternative sui contenuti.  

Sala dice anche che sarebbe meglio evitare di fare nomi di candidati almeno fino alle Olimpiadi. 

Ha ragione il sindaco a sottolineare l'importanza delle Olimpiadi che porteranno altri benefici alla metropoli. Condivido anche l'idea di partire dall’alleanza e del programma e solo dopo pensare ai nomi. Aggiungo che sarebbe importante discutere del programma coinvolgendo cittadini e competenze.








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