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Milano
Mise droga nell'auto della comandante, vigile condannato a otto anni

Mise droga nell'auto della comandante, vigile condannato a otto anni

E' stato condannato a 8 anni di reclusione Salvatori Furci, il comandante della Polizia locale di Trezzano sul Naviglio finito in carcere il 13 aprile 2021 con le accuse di calunnia e detenzione di droga perche' avrebbe fatto 'piazzare' nell'auto della comandante dei vigili di Corbetta, Lia Vismara, alcune dosi di cocaina la notte del 4 gennaio 2020. Lo ha deciso il giudice della quarta sezione penale Elisabetta Canevini che e' andata oltre la richiesta pena a 7 anni e 4 mesi del pm Gianluca Prisco. Per Furci, rappresentato in aula dall'avvocato Andrea Minniti che ne ha chiesto l'assoluzione, invece non ci sarebbe nessun elemento di prova a sostegno dell'ipotesi accusatoria. Stando alle indagini della nona sezione della Squadra mobile del capoluogo lombardo a mettere la cocaina era stato un complice di Furci che aveva poi fatto una segnalazione confidenziale ai Carabinieri.

Le turbolente vicende al Comando di Corbetta

All'epoca dei fatti le vicende del comune del Milanese e in particolare del comando di polizia locale erano state gia' oggetto di numerosi esposti ed era nota nello specifico la 'storia' di Salvatore Furci, risultato vincitore nel 2018 del concorso per ricoprire la posizione di ufficiale in quel corpo di polizia locale. Furci infatti, a seguito del parere negativo espresso dal comandante della polizia locale, non aveva superato il periodo di prova e nel 2019 era tornato a rivestire la qualifica di agente all'interno della polizia locale di Milano. Una decisione che era stata ribaltata dal tribunale del Lavoro dopo il ricorso di Furci.

La condanna al vigile Furci

Come riferisce Ansa, il giudice monocratico Elisabetta Canevini ha anche condannato Furci a 33 mila euro di multa, all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e all'interdizione dagli uffici legali per la durata della pena. Oltre a trasmettere gli atti all'amministrazione di appartenenza del Furci, ha mandato pure gli atti al pm su una vicenda complementare emersa dal dibattimento. Il giudice, che depositera' le motivazioni in 90 giorni, ha disposto che il risarcimento a Lia Vismara venga liquidato con un giudizio civile e al momento ha indicato in 100 mila euro la provvisionale. L'avvocato Gabriele Minniti, che con la collega Paola Bonelli difende l'ex comandante di Trezzano, ha annunciato ricorso in appello dopo la lettura delle motivazioni della sentenza.

La comandante Vismara "colpevole" di non aver dichiarato idoneo Furci dopo il periodo di prova

Furci, che nell'aprile dell'anno scorso venne arrestato (ora ha l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria ed e' sospeso dal servizio), e' accusato di calunnia e detenzione di droga per aver fatto piazzare da un complice (condannato in abbreviato a 3 anni e 4 mesi) la sostanza stupefacente nella macchina dell'allora sua comandante, Lia Vismara, "colpevole" di non averlo dichiarato idoneo dopo un periodo di prova. Dopo questa valutazione, Furci non era stato assunto dal Comune di Corbetta e, oltre ad aver presentato ricorso al Tribunale del Lavoro, secondo l'ipotesi del pm, avrebbe deciso di incastrare la sua superiore.

La comandante Vismara: "Vicenda che ci ha fatto patire parecchio"

"Sono contenta, perche' dopo due anni si e' conclusa una vicenda che si e' trascinata con risvolti che ci hanno fatto patire parecchio". Lo ha dichiarato in aula Lia Vismara, comandante della Polizia locale di Corbetta.  "Ottimo lavoro del pm - ha aggiunto Vismara -. E' encomiabile per come sia riuscito a ribaltare la situazione. Era una cosa insperabile dato che ero accusata di reati pesanti. Non credo pero' che sia finita qui". Il giudice monocratico Elisabetta Canevini ha anche disposto che il risarcimento nei confronti di Vismara sia da liquidarsi con una causa civile e al momento ha stabilito una provvisionale di 100mila euro.

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