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Piccolo Teatro, lavoratori dello spettacolo: "Riforma del settore urgente"

Piccolo Teatro, lavoratori dello spettacolo: "Riforma del settore urgente"

La necessità di un cambiamento radicale nel mondo dello spettacolo - riporta Mianews - è stato l’argomento dell’incontro pubblico tra il Coordinamento Spettacolo Lombardia e l'associazione Bauli in Piazza. E' avvenuto iera sera al Piccolo Teatro Aperto, occupato da lavoratori e studenti dallo scorso 27 marzo. Durante la riunione, trasmessa in diretta sui social, è stata annunciata la manifestazione nazionale del settore spettacolo, prevista per sabato 17 aprile 2021 in Piazza del Popolo a Roma, e la redazione di un manifesto che raccoglie le esigenze dei lavoratori.

“Esprimeremo la nostra rabbia in modo pacifico con una manifestazione e un flash mob, sul quale vogliamo ancora mantenere la sorpresa. Hanno già aderito oltre 80 sigle”, ha spiegato Tiziano Rossi, presidente dell'Associazione 'Bauli in piazza'. “In questi mesi abbiamo voluto scrivere un manifesto, a maglie molto larghe, che traduce il dialogo acceso che si è svolto tra i lavoratori del settore per capire quale sia la direzione migliore per ottenere una trasformazione. Il primo punto che abbiamo segnalato è la tutela dei lavoratori e delle aziende, perché senza lavoratori le aziende non esistono, ma senza aziende le persone non possono lavorare. L’altro punto fondamentale è la visibilità del progetto di ripartenza. Non si può fare un ‘liberi tutti’, se fino a oggi c’è stata l’epoca dei divieti, da questo momento in poi deve esserci il tempo delle regole, alle quali bisognerà adattarsi per creare un nuovo quotidiano”. L'ultimo, ma non per importanza, aspetto trattato dal manifesto è la riforma del settore, che secondo Rossi non è mai stata urgente come in questo momento.

“Il mondo dello spettacolo è una palude, si è asciugata l’acqua e sono emersi i cadaveri - continua - È arrivato il momento di pulire il fondo e di ripartire. Nella sfortuna di questo periodo, abbiamo un’opportunità: abbiamo i riflettori puntati addosso e abbiamo la possibilità di essere ascoltati”. La piazza del 17 aprile sarà quindi eterogenea e composta da lavoratori e sigle appartenenti a diversi comparti. Per facilitare il confronto sarà presente un media corner, il dibattito che si svolgerà in questa sede verrà poi riproposto alle istituzioni. Durante l’incontro diversi partecipanti hanno sottolineato che il limite del settore dello spettacolo è il fatto di essere molto frammentato, quindi il rischio è che le istituzioni non ascoltino tutte le realtà che lo compongono, ma solo una parte di esse.

“È giusto andare insieme a Roma per far vedere che c’è un comparto unito, quindi siamo molto contenti del numero di sigle che hanno aderito. Le istituzioni devono capire che queste realtà si stanno parlando, anche se siamo diversi e con tante specificità, su alcuni punti siamo compatti. L’adesione alla manifestazione è ancora aperta, la registrazione al flash mob è in corso, speriamo che questo evento possa aiutare ad andare nella direzione giusta”, conclude Rossi.

Recovery: Sala, no panacea ma opportunita' anche per spettacolo 

"Non e' la panacea ma e' una opportunita' enorme per il nostro paese e non e' che debba andare solo a progetti per l'allungamento delle metropolitane o al rifacimento delle case popolari, che vanno benissimo certo. Ma invito il mondo della cultura a essere attivo, inserirsi in questo momento delicato, e utilizzare la disgrazia che ci e' capitata per un rilancio verso il futuro". L'invito ai lavoratori dello spettacolo arriva dal sindaco di Milano Giuseppe Sala, che e' anche presidente della Fondazione del teatro alla Scala, intervenuto all'incontro del coordinamento spettacolo della Lombardia sul tema "Passato, presente e futuro, confronto e proposte per una lirica inclusiva". 

 Sala porta l'esempio di Milano e da "un suggerimento utile a altri teatri" spiegando che gli stanziamenti assegnati all'Italia dal Recovery plan si trasformeranno in soldi solo quando il nostro Paese presentera' dei progetti che rispettano delle caratteristiche. Per esempio "la Scala sta candidando un suo progetto relativo al trasferimento dei laboratori e magazzini da via Tortona a Rubattino a est Milano". "Non so se verra' approvato ma e' un progetto attivabile nel breve. Lo dico ai rappresentanti dei teatri milanesi - e' il messaggio - che se hanno progetti finanziabili che si rivolgano a me e agli altri che si rivolgano ai loro sindaci". 

 

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