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Milano
Monza, il sindaco Allevi: "Pgt? Da ripensare. Studiamo anche Acsm-Agam ad A2A"
Dario Allevi

di Fabio Massa

Dario Allevi ha più motivi di essere orgoglioso. Ha riconquistato Monza alla sinistra. Ha ricevuto l'investitura da Silvio Berlusconi in persona, e malgrado lo scetticismo iniziale di molti ha vinto. Ora, nella giunta, può vantare l'ex presidente del Tribunale Anna Maria Di Oreste.

Sindaco Allevi, iniziamo dall'assessore alla legalità. Una cosa alla quale che le sta molto a cuore...
E' una cosa a cui ho pensato da subito: mi sarebbe piaciuto trovare una figura, fin dalla proclamazione, che facesse questo lavoro di trasparenza, di legalità, che studiasse tutte le leggi dell'anticorruzione, che mi garantisse un controllo suppletivo alle tante beghe che un ente locale oggi trova sul percorso. Avevo un rapporto di stima reciproca con il presidente del tribunale fin da quando ho svolto l'incarico di presidente della provincia, nel frattempo lei in questi ultimi anni è andata in pensione e quindi l'ho voluta incontrare e devo dire che mi ha dato subito la sua più ampia disponibilità. La ringrazio per questo e so che faremo un ottimo lavoro insieme.

E' stato difficile fare la giunta?
Anche qui devo dire che lo stesso spirito che ho avvertito in campagna elettorale, quella coesione, quel gioco di squadra straordinario, che è una caratteristiche che ci ha fatto vincere, si è confermato nei giorni di formazione della giunta. Ho fatto passare un criterio che mi sembrava giusto, perché il merito spesso non viene premiato, e quindi ho scelto quelli che hanno preso più voti in ogni lista. E' venuta fuori una bellissima squadra, giovane, con alcuni elementi alla prima esperienza ma che hanno un entusiasmo contagioso.

Facciamo un passo indietro. E commentiamo a bocce ferme il 4-0 di Monza, Lodi, Como e Sesto San Giovanni. Come lo si legge?
Ogni elezione è una storia a se, e soprattutto a livello amministrativo la storia la fanno le persone. Ci sono risultati diversi in città confinanti. Ripeto: la differenza la fanno le persone. Poi ovvio che c'è un vento nazionale che soffia sempre, a volte più forte a volte più debole. In questi quattro comuni che sono passati dalla sinistra al centrodestra credo ci siano stati fattori di sottovalutazione da parte dei sindaci uscenti del Pd. Per quanto riguarda Monza Scanagatti ha sottovalutato il problema della sicurezza, completamente dimenticato. Secondo lui non c'era proprio. Invece i cittadini parlavano di un timore percepito, il timore di portare fuori il cane, o di uscire la sera: Monza era diventato oggettivamente una città insicura. Credo abbia perso anche per questo. Ipotizzo che anche la Chittò a Sesto abbia fatto lo stesso errore.

Lei ha vinto dopo essere stato investito da Berlusconi in persona, tra Natale e Capodanno, anche quando c'erano molti che non credevano in lei... Che cosa le ha detto Berlusconi dopo la vittoria?
Monza è il capoluogo della sua provincia, ormai è un brianzolo di adozione anche se ovviamente è nato a Milano. Sono decenni che vive ad Arcore. L'ho sentito un minuto dopo la certezza della vittoria e ha voluto condividere con me questa sua gioia. Ho voluto ringraziarlo perché è stato il primo a credere in me, in quell'incontro al quale partecipai con il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala. Il risultato ai più sembrava improbabile qualche mese fa, ma lui ci ha creduto e anche io.

Passiamo alle cose concrete. Monza ha la proprietà (con Como, che anche lei ha cambiato colore) della quotata Acsm-Agam. Si procede con la vendita ad A2A? O il dossier va studiato?
Il dossier va studiato. Un'idea delle precedenti amministrazioni Scanagatti-Lucini era quella di andare in quella direzione. Adesso non è detto che quel percorso vada interrotto senza motivo, ma insieme al sindaco Landricina ci siamo visti qualche giorno fa e ci siamo dati il tempo di metterci la testa e di studiare per vedere se è l'unico percorso fattibile o se ce ne possono altri e diversi. E' talmente una partita delicata quelle delle utilities, quelle delle aggregazioni, che bisogna esplorare ogni possibilità. Tra l'altro è il mio lavoro, quindi ne conosco le complessità: queste utilities di medie dimensioni si devono aggregare, ci sono nei prossimi mesi le gare degli atem, non possiamo non studiare. Vogliamo verificare se è l'unica ipotesi percorribile.

Non cambia nulla sul prolungamento della metropolitana, invece.
Sulla metro non cambia nulla se non - spero - il cronoprogramma. I tempi che io so esserci sul prolungamento della Lilla sono biblici. C'è solo uno studio di fattibilità e risorse sul progetto preliminare, stiamo parlando di una opera che supera il miliardo di euro. Ad oggi sono stati stanziati solo 16 milioni di euro. La metropolitana andava fatta 40 anni fa, non è possibile riavvolgere il nastro, ma è possibile andare più veloce adesso: oggi la metro serve a decine di migliaia di pendolari che arrivano a Milano, serve per diminuire il traffico della nostra città, a migliorare la qualità dell'aria. Non ci sono controindicazioni, occorre procedere.

Che cosa farà invece della variante del Pgt, ultimo atto approvato da Scanagatti?
Anche su questo ci metteremo la testa. Hanno approvato una variante al Pgt, ma le premesse del piano mi lasciano perplesso perché dicono che Monza avendo perso la vocazione industriale torna ad essere un paese agricolo. Va bene tutto ma non penso che Monza abbia vocazione agricola. Se è vero che parzialmente Monza ha perso vocazione industriale, rimane comunque a vocazione imprenditoriale, più che agricola.

Come finiscono le regionali?
Sono molto fiducioso. La Regione Lombardia ha un buon governo: vedo che è sempre presa come riferimento da altre regioni d'Italia. Il primo settore è quello della sanità, è un sistema che è un'eccellenza del paese, vengono a curarsi cittadini da tutta Italia perché trovano le strutture e le competenze. E poi c'è un presidente che è una persona amata e alta nelle classifiche di gradimento. Sono convinto che il centrodestra l'anno prossimo vincerà la tornata confermando il trend delle amministrative.

fabio.massa@affaritaliani.it

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