Nasce “Noi con l’Italia” in Lombardia. Ma è subito caso tweet con Maroni

Di Fabio Massa
 

Centrodestra: nasce Noi con l'Italia con grandi aspettative, molto ottimismo, e una punta di polemica fin dall’esordio del nuovo movimento politico centrista generatosi dalle ceneri del disastro alfaniano a Roma. I fondatori? Raffaele Cattaneo, presidente del Consiglio Regionale lombardo, Alessandro Colucci, ex segretario di Lombardia Popolare, Mauro Parolini, assessore regionale al Commercio e Luca Del Gobbo, assessore all’innovazione. Gli auspici sono buoni, come si diceva, Luca Del Gobbo, in primis e poi rispondendo a una domanda di Affari, Alessandro Colucci, sono convinti di poter replicare le buone performance dei centristi alle scorse elezioni amministrative a Monza, Magenta, Legnano. Tutti luoghi dove l’opzione moderata ha raccolto tra i 5 e i 9 punti percentuali circa. Più prudente Raffaele Cattaneo: “Penso che realisticamente possiamo arrivare almeno al 5%. Ma per farlo dobbiamo mettere contenuti nella nostra proposta politica. I moderati e i contenuti dei moderati, infatti, sono il vero argine ai populismi di qualunque colore”. Sul nodo delle alleanze, ovvero sul fatto che si riesca a trovare il tanto agognato accordo con Stefano Parisi, che per adesso pare essere impossibili da trovare, tutti si sono detti ottimisti. Tuttavia la quadra non è stata ancora trovata: “Oggi c’è molta chiarezza da parte di tutti noi – afferma Alessandro Colucci – abbiamo sostenuto la necessità di mettere insieme”.

Ma la notizia vera è la prima lite (solo sfiorata) tra il governatore Roberto Maroni e la nuova forza appena nata. Il presidente della giunta regionale ieri sera postando sul suo profilo social lo screenshot di un quotidiano commentava: "Imbarcare ex forzisti, leghistiespulsi e alfaniani pentiti? ma dai... Largo ai giovani, che si battono per gli ideali e non per le poltrone". La replica di Cattaneo è vibrante: “Ho letto il post e mi sono chiesto chi si è impossessato del profilo social di Maroni. Voglio dirlo chiaro, a noi questo post non è piaciuto nemmeno un po’. E per una nuova forza politica, non mi sembra un bel messaggio di benvenuto. Mi aspetto che Maroni corregga il tiro, magari è colpa di qualche brindisi natalizio”.

Più sfumato invece Alessandro Colucci: “Maroni avrà l’occasione di affermare il valore del nostro operato di questi cinque anni, lo ha già fatto in tante occasioni e credo che quelle frasi valgano più di un post”. Se il buongiorno si vede dal mattino c’è poco da stare allegri per gli uomini di Lupi. Ma in politica si sa, i luoghi comuni hanno ben poco cittadinanza.