Milano
Natale "abolito" a scuola, Salvini porta il Presepe: "Gesù non è provocazione"

"Non vogliamo bandiere, non vogliamo strumentalizzazioni". Le proteste dei genitori dei bambini che frequentano la scuola elementare di via Garofani a Rozzano hanno colpito Ignazio La Russa per la presenza di insegne politiche dei Fratelli d'Italia. La manifestazione dei genitori è stata organizzata per contestare la decisione del preside della scuola Marco Parma di annullare i festeggiamenti del Natale in segno di rispetto dei fedeli delle altre religioni. "Non c'è nessuna strumentalizzazione - ha detto l'esponente Fdi Ignazio La Russa - non è un problema che riguarda solo i bambini di Rozzano. Siamo qui per difendere l'identità nazionale, per difendere la nostra identità, anche laica. Siamo qui per dire che nessuno può impedirci di avere le nostre tradizioni, la nostra cultura, la nostra storia, i nostri simboli. Non stiamo strumentalizzando niente. Io sono qui senza bandiere e adesso le toglieranno".
SALVINI: "GESU' NON E' UNA PROVOCAZIONE" - Salvini, leader della Lega Nord, è intervenuto poco dopo: "Pensare che Gesù bambino possa essere una provocazione è una cosa da fuori di testa", ha detto Salvini, aggiungendo: "Spero che questo signore - ha detto riferendosi al preside - adesso faccia qualcosa d'altro nella vita". Salvini ha portato con sè un presepe e ha distribuito a genitori e curiosi davanti alla scuola, cd con i canti di Natale. "E' una decisione folle - ha proseguito Salvini intrattenendosi con la gente fuori dall'istituto - che comporterebbe dal mio punto di vista il licenziamento del preside. Il Natale e' una bella festa di condivisione per i bambini. Qui si fraintende l'integrazione con la cancellazione del nostro passato. I bambini musulmani sarebbero felici di parlare di Gesu' Bambino. Non e' una questione religiosa ma di cultura: il Natale e' una bellissima occasione di incontro anche per gli stranieri. Il problema infatti - ha aggiunto - non sono i genitori dei bimbi stranieri ma qualche preside e insegnante politicizzato. Sono qui a testimoniare che la nostra storia, la nostra tradizione non va cancellata, anzi, puo' servire all'integrazione". "E ora - ha aggiunto prima di entrare nella scuola - pensiamo ai muri, alle lavagne, ai soffitti, che sono le priorità, e i festeggiamenti di Natale".
IL DIRIGENTE PRONTO AL PASSO INDIETRO - Le dimissioni sono sul tavolo della Direzione dell'Ufficio scolastico regionale, che oggi dovrebbe prendere una decisione attorno a Marco Parma, dirigente dell'istituto Garofani di Rozzano finito nella bufera per aver opposto un rifiuto alla richiesta di alcuni genitori di organizzare una festa di Natale a tema religioso, per rispetto ai bambini "che appartengono a culture e religioni diverse da quella cattolica". Una decisione che per il dirigente, che a Rozzano era stato anche candidato sindaco per il MoVimento 5 stelle, si è tradotto in un fiume in piena di proteste, accuse e polemiche, facendo assumere alla vicenda un rilievo nazionale.
L'AUTODIFESA DEL PRESIDE: "NOTIZIE DISTORTE E INFONDATE" - "Potrei anche ringraziare quegli incauti che hanno sollecitato l’attenzione dei media sulla mia modesta persona, se me lo fossi meritato. Purtroppo, invece, la bufera mediatica che si è sollevata si basa su notizie in parte distorte e in parte infondate. In primo luogo, non ho mai fatto rimuovere crocefissi né dalle aule del Comprensivo Garofani né da quelle delle altre scuole che ho gestito e diretto nel corso di più di vent’anni di modesta carriera, per un motivo molto semplice: non c’erano. In secondo luogo, non ho rimandato né cancellato nessun concerto natalizio né altre iniziative programmate dal collegio docenti e dal consiglio di istituto; mi sono, viceversa, adoperato per sostenerle: tanto il concerto del 17 dicembre dei ragazzi della secondaria quanto quello dei bimbi della primaria, in programma per il 21 gennaio, oltre ai momenti di festa prenatalizia che si svolgeranno, come di consueto, in tutte le classi". Così con una lettera pubblicata anche sul sito della scuola, il preside dell'istituto Garofani di Rozzano, Marco Parma, intende chiarire le polemiche di questi giorni sulla presunta cancellazione della festa di Natale nella sua scuola. "Non esistono iniziative “cancellate” o “rinviate”. L’unico diniego che ho opposto riguarda la richiesta di due mamme che avrebbero voluto entrare a scuola nell’intervallo mensa per insegnare canti religiosi ai bambini cristiani: cosa che continuo a considerare inopportuna. Poiché da più parti si è sostenuta la mia inadeguatezza al ruolo, mi rivolgo nel frattempo alla Direzione dell’Ufficio Scolastico Regionale affinché valuti l’opportunità di attribuire ad altro collega la reggenza dell’istituto. In tale prospettiva, colgo l’occasione per ringraziare i bambini, i genitori, gli insegnanti, la segreteria e i collaboratori per l’affetto e la stima con cui mi hanno accolto fra loro dal settembre 2014 fino a questo difficile passaggio: sentimenti che contraccambio di cuore, con sincera ammirazione per la passione e la tenacia che il personale scolastico dimostra ogni giorno".
MANIFESTAZIONI PRO E CONTRO - Già primo di oggi, c'erano state iniziative di mobilitazione sia a favore che contro il preside. A sostegno del dirigente nella bufera, nella mattinata di domenica una ventiina di insegnanti dell'istituto hanno manifestato davanti alla scuola chiedendo a Parma di ritirare le dimissioni. Contro il preside si erano invece già mobilitati i militanti di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale di Opera: Parma è infatti dirigente anche all'istituto Calvino del Comune ed è ai cancelli di questa scuola che sono comparsi volantini con un messaggio rivolto al dirigente: "Per non provocare cancelli il Natale... Preside Parma vergogna".
LA CEI: "CAMUFFARE IL NATALE, SCELTA TRISTEMENTE IDEOLOGICA" - E' "pretestuosa" e "tristemente ideologica" la scelta di chi dice di volere rispettare gli altri cancellando, o camuffando, il Natale. Lo sottolinea il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino in un editoriale su 'Vita pastorale'.
APREA: "CI IMPEGNEREMO PERCHE' SIA RISPETTATA TRADIZIONE" - "Confermo il mio impegno e della giunta perche' sia rispettata la tradizione anche quest'anno in quella scuola. Andremo avanti per garantire il concerto di Natale anche nella scuola di Rozzano". A dirlo e' l'assessore lombardo all'Istruzione, Valentina Aprea (Forza Italia), parlando dell'istituto Garofani di Rozzano (Mi), dove il preside ha deciso di non far svolgere la tradizionale festa di Natale. Anche se la competenza sulle scuole e' statale, Aprea ha assicurato "faremo sentire la nostra pressione e presenza negli istituti con attivita' didattiche tese a mortificare la nostra tradizione". Nel corso della conferenza stampa dopo giunta l'assessore ha poi aggiunto: "Io ho gia' dato la mia disponibilita' a cantare 'Tu scendi dalle stelle' con gli alunni di questa scuola e vorrei che si unissero a me le massime istituzioni dal presidente Maroni al presidente Renzi". Secondo Aprea "l'istituto Garofani di Rozzano puo' diventare la scuola simbolo, il luogo dove le istituzioni possono ritrovarsi e manifestare apertamente l'importanza del rispetto della tradizione".