No al referendum, la sinistra esulta. Tentativi di unione anti-Maroni

di Fabio Massa

Niente di sorprendente. Il Pd arriva spaccatissimo all'appuntamento con il referendum per l'autonomia, promosso dal Movimento 5 Stelle e fortemente voluto da Roberto Maroni. Da una parte ci sono i sindaci dei capiluogo, che capitanati dallo sfidante Giorgio Gori hanno deciso di sostenere la campagna per il sì. Campagna svogliata a dirla tutta, perché non sfugge a nessuno che la vera sconfitta politica per Maroni non è quella tra il sì e il no, ma l'eventuale bassissima affluenza. Se il risultato starà sotto il 40 per cento, allora sia Salvini che Maroni potranno iniziare a preoccuparsi seriamente. Ovvio quindi che anche chi vota sì, nel Pd, se dovesse esserci una bella giornata potrebbe non sfuggire alla tentazione di andare in collina. Tra i dem c'è chi farà campagna per l'astensionismo, come il segretario Alessandro Alfieri, che ha tenuto più volte a chiarire che nel partito c'è piena libertà di opinione sul tema.  Infine, c'è chi vota no. E proprio a partire dal no al referendum, secondo quanto può riferire Affaritaliani.it Milano, c'è il tentativo di coagulare un fronte di sinistra largo. L'idea, in soldoni, è di usare il no al referendum per cercare di affinare sensibilità e ridurre le asperità emerse negli ultimi mesi per tentare davvero una via comune o nell'ambito delle primarie (sfida a Gori) o nell'ambito delle elezioni (sfida direttamente a Maroni- e anche a Gori). A un mese dal voto, il 22 settembre alle 20.30, secondo quanto può anticipare Affari, ci sarà dunque alla Casa della Cultura di via Borgogna un convegno dal titolo "Verso un referendum sbagliato e inutile". Sul palco il leader di Articolo 1 Onorio Rosati, il capogruppo in consiglio regionale del Pd Enrico Brambilla (per lungo tempo dato in odore di addio ai dem), il capogruppo di Campo Progressista Chiara Cremonesi, Nello Patta per RC, Tino Magni per Sinistra Italiana, Vladimiro Merlin per i Comunisti Italiani. Ci sarà anche Possibile, ovviamente. Si sa mai che il referendum "inutile" possa risultare utile alla formazione di un blocco di sinistra...

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