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Milano
No Expo, per il giudice è dubbio che benzina trovata fosse per una molotov
"No deaf? No Expo"

Nelle motivazioni con le quali assolve un giovane tedesco 'no Expo' dall'accusa di detenzione di materiale esplosivo e porto d'armi, il giudice Stefano Corbetta scrive che "e' quantomeno dubbio che, per qualita' e per quantita', il materiale sequestrato a bordo dell'auto - ossia 5 litri di benzina, alcune bottiglie vuote di birra, carta assorbente, fosse concretamente idoneo alla costruzione di bombe molotov, come ipotizzato dalla pubblica accusa". Per il magistrato, non e' neppure certo che quel materiale fosse riconducibile all'imputato, fermato il 28 aprile dalla Digos che aveva trovato in un'auto del materiale ritenuto pericoloso in vista del corteo 'No Expo' del primo maggio.

"Se per la consumazione del reato - argomenta il giudice - e' irrilevante il conseguimento del fine, l'azione posta in essere dall'agente deve essere obiettivamente idonea a raggiungere 'il fine di attentare alla pubblica utilita'". Quanto all'accusa di detenzione di due bastoni, due chiavi inglesi e tre punteruoli, il giudice rileva che "non e' stato provato alcun contributo causale fornito dall'imputato alla detenzione del materiale sequestrato nell'auto" con targa tedesca che, stando a quanto riportato nelle motivazioni della sentenza, non era di sua proprieta' e si trovava nei pressi dell'abitazione in cui il ragazzo alloggiava con altri antagonisti. 

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