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Milano
Notte di Natale con i senza casa nel centro di Milano - VIDEO e FOTO
Foto di Claudio Bernieri

Notte di Natale con i senza casa nel centro di Milano

E’ qui la festa dei senza casa? La contessa Lali Panchulidze, vice presidente della associazione culturale internazionale Aristocrazia Europea e rappresentante europea della Real Casa Bagrationi Imereti di Georgia arriva trafelata  grondante pacchi natalizi, all’angolo ormai storico tra via san Pietro all’orto e corso Matteotti. Angolo storico, ore 21: qui si fermano abitualmente i pulmini delle varie associazioni di volontariato che  portano vestiti  ai senza casa del centro : coperte, maglioni, sacchi a pelo, scarpe .Ma questo Natale sono davvero tanti i i volontari che spuntano all’ ora del raduno   di questa vigilia nella baraccopoli di cartone  degli Invisibili . I social hanno   propagandato l’ora del raduno :perché questa sera si balla., Ragazzine  bene dei licei , impiegati,  bancari, imprenditori della Milano con  il “coer in man”, nobili rampolli  di Aristocrazia europea,  si affollano sotto i portici di via san Pietro all’orto. Scende la sera nel quadrilatero luccicante di vetrine: ma sullo sfondo della gioielleria Pisa spunta  una  curiosa casetta di cartone con tanto di lucchetto alla porta  di  truciolato : sorge davanti alla blasonata vetrina di  Hermont & Blaine, La contessa Lali bussa  cortesemente al monolocale di cartone : si affaccia un barbuto napoletano. La contessa porta al collo un vistoso cartello con la scritta: “Un abbraccio di Natale con amore” e lo invita alla festa. “Vuole un abbraccio? chjede cortesemente  Lali. Intanto i volontari ( i più assidui ,  quelli della  Associazione Protetto che ogni lunedi distribuiscono  vivande calde) si preparano .alla missione: con un  carrello portano contenitori refrigeranti che contengono bibite, succhi di frutta, acqua minerale. Da un secondo carrello  mobile vengono distribuiti  pasti caldi : stasera, lasagne  e  fusilli ai funghi.

“Sono circa duecento  i senza dimora  del centro , e solo tra san Babila e il Duomo” racconta l’imprenditore  Fernando Barone.  Un altro piccolo  villaggio   mobile sta  intanto sorgendo sotto i portici di piazza XXIV maggio,  davanti  alle vetrine della banca Unicredit. Qui c’è una piccola comunità di sardi disoccupati  e di fragili vagabondi che traggono sostentamento  dalla questua sulla Darsena.

Gli abitanti storici  di piazza XXIV maggio e del Duomo sono  quasi tutti italiani, rivela Barone: vagabondi,  giramondo, ex ospiti di ospedali psichiatrici,  disoccupati   che disdegnano i vari dormitori pubblici dove , racconta una veterana, “impera il racket della mala rumena e maghrebina, che ci  impone tangenti  E a noi donne, l’orrore di prestazioni sessuali  per dormire al caldo.” Meglio allora il freddo e la strada.

E alla chiusura dei negozi  del centro, spuntano gli Invisibili  con le loro casette mobili  di cartone che montano  in pochi minuti  sotto i portici. Dapprima, sul freddo marmo,  si stende un cartone, e sopra un paio di coperte e il sacco a pelo. Poi  tutto intorno  al letto improvvisato si innalza  una parete di cartoni e a volte, un tetto. Una fila ininterrotta di tende verdi e di casupole ,  di materassi e coperte  inizia  da corso Matteotti e finisce in piazza Diaz. Ma è Natale, e la solitudine è più pesante sotto le luminarie del centro.  Ed ecco spuntare l’idea dell’abbraccio solidale per la baraccopoli.

La moda degli “abbracci gratis “è approdata a Milano su iniziativa di due studenti, Davide e Camilla, che nei week prenatalizi  hanno stazionato in piazza Duomo   con un cartello  al collo offrendo una abbraccio ai tanti milanesi che giravano frettolosamente per lo shopping. Una idea  che è stata ripresa e rilanciata dal cantautore Umberto Napolitano ( già autore della canzone “ Gli angeli di via san Pietro all’orto” che celebra i  volontari che assistono i senza casa ). Ora ci racconta: “ diamogli non solo loro un pasto caldo ma anche un sorriso, e ancora di più , un abbraccio che scalda il cuore di chi si sente abbandonato. Saremo in tanti con un cartello al collo”.

Il debutto, lunedì sera alle 21. Il testo scritto a mano su un semplice cartone? “abbraccio di Natale con Amore”. Poi il corteo  dei volontari  parte da corso Matteotti . La contessa Lali bussa  con bon ton alle tende verdi che spuntano accanto alle vetrine, Si improvvisa un balletto tra  veterani Invisibili e volontari   sotto i portici di piazzetta san Carlo. L’imprenditore  Marco Santagostino si porta appreso una cassa acustica, di quelle usate dagli artisti di strada.  dalla quale fuoriesce l’inno di queste  gelide notti, “Gli angeli di via san Pietro all’orto”. La canzone parla di un bancario rimasto senza casa e lavoro e di una profuga somala che  raccoglie pomodori in Puglia alla tariffa di un’euro a cassetta, e  che fugge a Milano . E’ mezzanotte: due barbuti  Invisibili improvvisano un walzer con la contessa Lali  sotto i portici della chiesa di san Carlo, tra lo stupore  dei turisti  tiratardi  : la ballata racconta che i senza casa  ballano con gli angeli. anch’essi invisibili  agli addict  dello shopping, sotto i portici del centro di Milano. 

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