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Milano
Nuovo stadio, primo passo del Milan a San Donato: "Sviluppo sostenibile"
Paolo Scaroni

Nuovo stadio, primo passo del Milan a San Donato: "Sviluppo sostenibile"

Il Milan ha compiuto un primo passo formale per la realizzazione del suo nuovo stadio, presentando al Comune di San Donato Milanese una proposta di variante urbanistica per l'area denominata "San Francesco". Obiettivo della proposta, fa sapere il club rossonero, e' una valorizzazione significativa dell'area, che potrebbe cosi' beneficiare di un suo sviluppo sostenibile integrato, grazie a una serie di interventi migliorativi di urbanizzazione che includono: la creazione a Sud di una nuova "Porta di Milano"; la connessione (Est-Ovest) di San Donato verso l'Abbazia di Chiaravalle e i suoi parchi; una piu' facile fruibilita' e servizi per il Parco Sud; un'ordinata accessibilita' al possibile futuro sito. Per il nuovo stadio - il cui concept potra' essere presentato in una fase successiva dell'iter e non e' dunque oggetto della documentazione presentata oggi - l'ipotesi progettuale prevede la costruzione di un impianto innovativo, sostenibile e multifunzionale, in grado di accogliere circa 70mila spettatori.

Milan a San Donato: la proposta di uno snodo infrastrutturale unico sul territorio

La proposta e' studiata per creare uno snodo infrastrutturale unico sul territorio (ferrovia, metro, autostrade), su un'area urbanizzata con Piano Integrato di Intervento (P.I.I.) gia' approvato, rigenerando al contempo un vuoto urbano di non facile soluzione. In particolare, un fattore chiave nell'impegno ad assicurare una mobilita' sostenibile e dei trasporti pubblici prevede interventi migliorativi sulla rete infrastrutturale esistente, che andrebbero a coinvolgere la stazione ferroviaria, quella metropolitana e la rete viaria, come un nuovo sistema di percorsi pedonali e ciclabili. Insieme allo stadio, l'ipotesi progettuale prevede di ospitare il Museo del Club, un Milan store, i nuovi headquarter rossoneri, un hotel e un distretto per l'intrattenimento, nonche' un Energy Center per la produzione di energia sostenibile.

Il masterplan del progetto affidato a Manica

La richiesta di variante consentirebbe di realizzare su 108 mila mq un'area a forte e preminente vocazione sportiva, con un mix multifunzionale di strutture e servizi inserito in un contesto di 235mila m2 di verde fruibile, rispetto ai circa 80 mila mq della precedente proposta. Il Club ha incaricato CAA ICON, societa' internazionale leader nel settore del project management e strategic advisory, di guidare la realizzazione del progetto, mentre MANICA, tra i piu' importanti studi di architettura al mondo, sara' il Design Architect incaricato di sviluppare il masterplan del nuovo stadio e dell'intero distretto per l'intrattenimento. Il progetto intende posizionarsi tra i piu' sostenibili d'Europa, attraverso l'ottenimento della certificazione LEED Gold, l'utilizzo di soluzioni ad alto risparmio energetico e di generazione di energia rinnovabile, ma anche all'implementazione di sistemi per il recupero delle acque. Sara' altresi' un riferimento per accessibilita' - assicurando ai suoi tifosi con disabilita' la possibilita' di assistere ai match in sicurezza e da ogni settore. A garantire un'esperienza confortevole ed emozionante ai tifosi contribuiranno le sedute spaziose, la vicinanza degli spalti al campo da gioco, l'ampia offerta di servizi e di food & beverage.

Scaroni: "Vogliamo dotare il Milan di uno stadio tra i migliori al mondo"

Il presidente dell'AC Milan, Paolo Scaroni, ha dichiarato: "Da quattro anni, abbiamo intrapreso un percorso per dotare il nostro Club di uno stadio fra i migliori al mondo, capace di accompagnarci verso un futuro vincente e sostenibile. Quello di oggi rappresenta uno step preliminare nell'evoluzione di questo percorso, ma e' anche un'ulteriore testimonianza dell'impegno della nostra proprieta' per garantire al Milan una crescita continua, dentro e fuori dal campo". La presentazione del progetto avvenuta oggi è stata anticipata dal voto del consiglio direttivo del Parco agricolo sud Milano che ha messo nero su bianco la propria contrarietà all'operazione.

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